Aquila, guardone e non solo
Data: 11/09/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: corsaro200, Fonte: Annunci69
... sborrare nella bocca e non nel culo.
Ora che il cazzo di Master si è svuotato ed è anche ripulito, con la stessa celerità in cui si è spogliato, si riveste e va via, da solo.
Per qualche minuto il palcoscenico resta vuoto, un protagonista è andato via e dell’altro non se ne vede, come prima, la testa. Si sarà forse accasciato su sé stesso, a leccarsi, come una mucca, le labbra coperte di sborro. Solo l’unico spettatore, carico e stordito da quello che ha visto, continua nel suo ruolo di guardone segaiolo. Aquila di sicuro e credo anche l’altro attore, pensano che lo spettacolo sia finito ma, non essendosi curati di guardarsi attorno, non sanno che non è così. Altri occhi hanno guardato lo spettacolo e, con quattro silenziosi passi e un fruscio, sono arrivati a occupare la scena. È il fruscio che fa alzare la testa a Slave e, per la meraviglia, aprire la bocca e, senza neanche rendersi conto da dove sia venuto, ci si trova dentro un altro cazzo già duro.
Aquila non ci vuole credere, si strofina gli occhi, pensando di dover eliminare dall’iride un fermo immagine di qualche minuto prima, anche se, da altri particolari, potrebbe anche rendersi conto che l’attore è cambiato. Questi non è così denudato come il precedente, è più robusto e, peggio per Slave, meno cazzuto e non solo, è anche molto precoce. Infatti, è così arrapato per quello che ha visto che, appena affonda il cazzo in gola al pompinaro, sborra.
“E che cazzo”, starà dicendo tra sé e sé, visibilmente ...
... incazzato, Slave, ancora in ginocchio, quando l’eiaculatore precoce, messo in fretta le frattaglie nei pantaloni, tira su la lampo e va via.
È questo il momento in cui Slave si accorge della presenza di Aquila, diventato meno guardingo, non ce la fa a stare zitto ed emette un ruggito da coniglio.
- E tu che guardi.
- Scusami, non volevo disturbare.
- Non disturbi, ma non servi neanche. Conosci il detto: chi guarda con gli occhi guadagna capocchie, che non vuol dire, teste di cazzo, ma vuol dire “niente”, non guadagna niente.
- Per me non è stato così, non avevo mai visto niente di simile. Non credevo mi potesse dare piacere stare a guardare, e ancor più vedere maschi fare quelle cose tra di loro, senza una femmina.
- Come sei arretrato e antico. Ti sei eccitato? Ce l’hai duro?
- Ora no, prima sì.
- Dai, avvicinati, non mordo, caso mai lecco.
- E se ci vedono?
- E tu cosa hai fatto fin ora? Qui stanno tutti per quello.
Tra l’incerto e il timido, Aquila si avvicina. I due sono a un metro di distanza e si stanno guardando negli occhi, dove si possono leggere i bisogni dell’uno e dell’altro. A rompere lo stallo è Slave, più navigato che, vincendo il suo carattere inattivo, agisce e prende, con la sua, una mano di Aquila, se la porta sotto i vestiti, e la poggia su un capezzolo.
Che sensazione, la pelle è liscia e morbida, neanche un pelo, il capezzolo, duro e pronunciato, si lascia ben acchiappare tra le dita e il petto è pronunciato come quello di ...