Aquila, guardone e non solo
Data: 11/09/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: corsaro200, Fonte: Annunci69
Aquila, così lo chiamano per le sue eccellenti capacità visive, sta percorrendo l’autostrada, un bisogno improvviso lo costringe a cercare un posto dove fermarsi.
Fortuna sua non deve fare tanta strada, un cartellone segnala un parcheggio a un chilometro e mezzo, non è un autogrill, è un parcheggio per le soste. Contrariamente a quello che ci si potrebbe aspettare è pieno di automezzi in sosta e questo lo infastidisce, ma l’urgenza c’è, gira a destra e cerca un posto dove fermarsi senza troppe macchine intorno.
Prima di scendere dall’auto prende dal cruscotto un pacchetto di fazzolettini e si incammina tra sentieri che si snodano tra la vegetazione, segni di percorsi molto battiti. Si allontana il più possibile dalla piazzola di sosta arrivando alla rete di recensione, oltre la quale ci sono i campi coltivati, qui si cala i pantaloni e si acquatta. Un ahhh liberatorio accompagna l’operazione di svuotamento dell’intestino e, anche quando ha finito, resta lì accucciato andando con i pensieri indietro nel tempo. Sono anni che non gli capitava di fare quello che ha fatto, cacare in plein air. Poi ecco che sente uno scalpiccio, rumori di passi, ritorna al “qui e adesso”, solleva un po' la testa e vede due uomini nel sentiero, affiancati, che si stanno avvicinando. Non fa a tempo a guardarli in faccia perché lo hanno già superato, ma può, guardandoli da dietro vedere che uno dei due tiene una mano sul culo dell’altro che sculetta e si fa spingere.
Resta sbalordito e ...
... attonito perché non si spiega il significato di quello che vede e li segue con lo sguardo. Per non perderli di vista si riveste in fretta e, muovendosi con circospezione per non essere visto, li segue a distanza.
Quando i due si fermano in una zona piena di arbusti e alberi di alto fusto, anche lui si ferma poco distante dietro il tronco di un grosso albero che lo copre alla vista, nel caso che quei due si guardassero intorno. Ma questi non si curano di accertarsi che nessuno li sta guardando e si calano i pantaloni.
Quella sfacciata esibizione di nudità fa strabuzzare gli occhi ad Aquila e lo turba. Non avrebbe mai, neanche pensato, potesse succedere di vedere, così, all’aperto due uomini nudi, anche se dalla cintola in giù, dove insomma, si distingue un uomo da una donna.
I due hanno un bel fisico, quello che palpeggiava lungo il tragitto, avrà una quarantina d’anni, ha un atteggiamento autoritario da master, l’altro è più giovane di una decina di anni, sembra docile e si lascia fare.
La situazione è in rapida evoluzione e quello che Aquila vede è strabiliante. I due stanno l’uno di fronte all’altro a una distanza di una trentina di centimetri, l’unico contatto sono le mani del master, che si stanno poggiando sulle spalle del, chiamiamolo slave, lo spingono in giù e questi ubbidiente si inginocchia. La bocca, semi aperta, di Slave si trova all’altezza del cazzo di Master, i pochi centimetri che li separano, vengono annullati con una spinta in avanti del bacino di uno ...