1. Aquila, guardone e non solo


    Data: 11/09/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: corsaro200, Fonte: Annunci69

    ... e un avvicinamento della bocca tutta aperta dell’altro. La distanza si è annullata, è zero, le labbra toccano il pube e il naso il ventre e inizia un movimento alternativo.
    
    La posizione di Aquila non è delle migliori, allora si guarda intorno, vede un altro albero messo al punto giusto e con passi felpati, da pantera rosa, vi si sposta. Quando riprende a guardare, la scena è quasi la stessa, le mani di Master però non sono più sulle spalle ma le sue quattro più quattro dita si toccano dietro la nuca di Slave e i pollici lo premono alle tempie. L’andamento è cambiato, ritmato e regolare quando a muoversi era la bocca, rapido con affondi ripetuti e forzati in fondo alla gola, da rasentare il soffocamento, quando, bloccata la testa, a muoversi è il cazzo.
    
    Aquila è un cinquantenne sposato e con figli, una vita tutta normale e regolare, uno di quelli che si sposano per mettere su famiglia, il sesso viene fatto per procreare e la strada è una sola, cazzo - fica. Se c’è stata mai qualche fantasia un po' sconcia è stata subito azzerata con la volontà. Quello che sta vedendo oggi nascosto dietro un albero non era neanche immaginabile prima, ma lo strano è che non prova repulsione, schifo, come qualche volta è successo nei fugaci contatti con la pornografia. Il suo corpo sta reagendo, qualcosa gli si muove tra i pantaloni ancora con la lampo tirata su.
    
    Il cambiamento sulla scena è rapito, l’attrezzo ha raggiunto la sua massima durezza e grossezza. Slave viene, con la sua ...
    ... collaborazione, letteralmente sollevato da terra, fatto girare di schiena, invitato a poggiare le mani a un albero lì vicino, gli vengono fatto allargare le gambe, portandole un po' più indietro, per assumere la giusta angolazione.
    
    Una scatarrata di gola produce una buona quantità di sputo che Master, servendosi delle dita, fa arrivare nel buco del culo di Slave. Tutto è pronto, il culo è lubrificato, il cazzo è duro e tocca il buco del culo. Master ha le mani libere che vanno sulla faccia di Slave, infila le dita, l’indice e il medio di entrambe dentro la bocca e la allarga, per immobilizzarlo. Poi, con un colpo secco, il cazzo entra nelle viscere e inizia il pompaggio.
    
    Non so a che punto della rappresentazione, la mano destra di Aquila ha tirato giù la lampo dei pantaloni, si è stretta intorno al piffero ed è iniziato lo smanettamento.
    
    La scena dopo un po' di cazzo dentro, cazzo fuori dal culo, viene movimentata e i due protagonisti, ripetono la stessa figura iniziale, tornando dall’inculata al pompino. Aquila per aumentare lo spazio di manovra si slaccia la cintura e apre i pantaloni. L’attore ricevente manifesta un accenno di rifiuto, un volersi sottrarre, che subito viene impedito dall’altro. È facile, anche per l’inesperto Aquila, interpretarlo. Un cazzo che esce da un culo sa di merda e puzza, rimetterlo in bocca può causare un rifiuto che, si è visto, è stato impedito con la forza, con l’arrendevolezza di Slave, per entrambi ha vinto la voglia di sborrare e farsi ...