Libertà - Racconti Erotici

Libertà

... compagno; ma è fuori dalla grazia di dio e lascia che le unga bene il retto, che la sfondi facendola urlare.

La mazza non è spropositata ma usata da vero macellaio; la goduria è nel farsi sottomettere e umiliare, contro le finezze eleganti di Cocò; il piacere nasce anche dal dolore; si fa sbattere come un tappetino per alcune ore; prima di andare via, deve riprendere a camminare perché è stata davvero maltrattata come desiderava, in fondo; torna a casa provata ma felice e, con sua sorpresa, la trova vuota; non sapeva di impegni del compagno, ma non cerca neppure di contattarlo; va a letto distrutta.

Nicola era entrato nel bar nel momento stesso in cui la compagna usciva col maschio che ora sapeva essere l’uomo con cui l’aveva tradito due volte; va difilato verso Marina che sa essere amica e confidente di Susy; di fronte a lei terrorizzata dalla domanda che si aspetta, dichiara all’improvviso.

“Ti va di passare con me il fine settimana?”

Lei resta basita e per un momento a bocca aperta; quando già pare che lui voglia rivolgere la domanda ad un’altra, lei che ha da sempre desiderato avere una notte almeno con Nicola, lo previene.

“Posso sapere solo dove vuoi portarmi?”

“Mare, lago, montagna, città d’arte, che preferisci?”

“Con te, città d’arte, senza dubbio.”

Si avviano; prima di uscire, lui si rivolge alla comitiva.

“Susanna è giusto che sappia; non vi fate scrupoli.”

Marina gli si stringe a fianco.

“Sai già tutto?”

“Ero qua fuori quando ...

... sono usciti.”

“Non eravate d’accordo?”

“Ipocrita; lo sai bene che queste sono corna.”

Si mette a ridere, lo ferma in mezzo alla strada e lo bacia con una passione smodata, finché sente il cazzo rizzarsi contro il ventre; si struscia un tantino, poi, spinta da lui, va alla macchina; si fermano appena fuori città, in un localino discreto con un menù di cibi tipici; cenano con la dolcezza dei fidanzatini di primo pelo; si scambiano effusioni che sanno d’amore anche se tra loro c’è solo passione e desiderio.

“Non vorrai guidare tutta una notte. Fermati al primo albergo e dormiamo stanotte.”

Ride mentre lo dice; per lei l’idea di dormire è da barzelletta; se lui fosse d’accordo, passerebbe a letto settantadue ore e rientrerebbe solo per andare ad aprire il negozio; ma conosce l’uomo che è con lei; sa che dosa passione e dolcezza, sesso e gusto; sa che le farà provare emozioni culturali e tante dolcezze da sesso da ricordare per la vita; si fermano in un motel a quattro stelle, vale a dire non ad ore né sprovvisto di comodità

Il letto è ampio e comodo; si spogliano dai due lati, come vecchi sposi ormai adusi a dormire insieme e a fare tanto amore; si ritrova fra le sue braccia, a baciarsi con tanta delicatezza che le sembra di vedere sprizzare amore da ogni poro, suo e di lui; lo accarezza con voglia e solo al termine di un percorso su tutto il corpo si ferma a titillare il cazzo che è diventato una trave di ferro; si abbassa fino all’inguine e lo prende in bocca, ...