L'infermiera vicina di casa
Data: 03/09/2023,
Categorie:
Etero
Autore: remida67, Fonte: Annunci69
... dormito così a lungo?”
“Sì,” mi rispose. “Ora sdraiati e cerca di riposare” mi sdraiai nuovamente sul letto, e Lisa si sedette accanto a me.
“Sei stata qui tutto il tempo?” dissi.
Mi guardò e rispose. “Sì”
“E il tuo lavoro?” le dissi io.
Lei con un bel sorriso mi disse: “Sei stato fortunato che in questi tre giorni dopo l’accaduto io fossi di riposo, così ho potuto prendermi cura di te”
Non riuscivo a credere che lei avesse rinunciato ai suoi giorni di riposo a prendersi cura di me. “Non so cosa dire, grazie Lisa.”
Lei sorrise di nuovo e disse: “Prego Marco”.
Io cercai di pensare all'accaduto, ma non ricordavo niente, e per di più ero un po’ imbarazzato nel trovarmi mezzo nudo con una quasi estranea in camera, che per due giorni si era presa cura di me. Ma pensai che per lei fosse stata una cosa naturale essendo un infermiera.
Lisa mi fece notare che avrei avuto bisogno di fare un bagno e di radermi.
Mi tirai un po’ su sul cuscino e le risposi: “Una volta che avrò riacquistato le mie forze, sarà la prima cosa che farò”.
“Se puoi star qui tranquillo a parlare, puoi anche starci mentre con una spugna ti lavo e poi posso anche raderti”. Disse lei.
Io la guardai stranito.
Lisa sorridendo riprese: “Guarda che mi limito a qualche colpo di spugna e a raderti la barba”.
Il commento mi colse alla sprovvista, ma l'idea di ottenere un bagno di spugna da Lisa era eccitante. “Se insisti” le dissi.
Ero veramente spossato, attesi così con ...
... impazienza il ritorno di Lisa che era andata in bagno a prendere l’occorrente, tornò con una bacinella d’acqua calda, sapone e un paio di asciugamani. Indossava pantaloncini corti e una t-shirt, era inginocchiata a terra ai piedi del letto per mettere il sapone nell'acqua, non potevo fare a meno di ammirare il suo fondo-schiena. Nell'allungarsi i pantaloncini scesero un po’, potei così vedere il taglio del suo culo uscire un po’ fuori. Fissavo il culo e pensavo a come sarebbe stato bello sentirlo nelle mie mani, come sarebbe stato riempire le mie mani di quelle rotondità. I miei pensieri avanzavano fino ad arrivare ad immaginare la degustazione della sua dolce figa, immaginavo di leccarle il clitoride e la sua fessura, avrei voluto seppellire la mia lingua dentro della sua figa, gustare appieno i suoi succhi. Ero lì ad occhi chiusi a fantasticare, quando: “Marco ... Marco ...”, disse.
“Eh? Cosa c’è Lisa?”
“Stai bene? Mi sembravi in trans”
“Si, stavo solo pensando a qualcosa di dolce da mangiare.”
“Bene” disse “Quando ho finito qui ti vado a preparare qualcosa da mettere sotto i denti”. Grazie a Dio Lisa non lesse la mia mente. Altrimenti avrebbe capito che volevo lei servita su un piatto. “Grazie” le dissi.
Lisa ad un certo punto iniziò a tirare indietro il lenzuolo “Ehi che cosa stai facendo?” le dissi.
Lei con un sorriso beffardo mi rispose: “Guarda che in questi giorni ho già visto quello che c’è sotto il lenzuolo, chi pensi si sia preso cura di te in questi ...