L'infermiera vicina di casa
Data: 03/09/2023,
Categorie:
Etero
Autore: remida67, Fonte: Annunci69
... piacere.
“Ti ho fatto male”, mi disse.
Ero un po’ imbarazzato. “No, tutto bene Lisa. È che mi hai colto alla sprovvista”, le dissi. Continuò il lavaggio tornando a polpacci e piedi.
“È ora di girarsi” mi disse.
Tutto questo suo fare dolce e piacevole ha avuto l'effetto di rendere il mio cazzo più duro di quando i miei pensieri erano andati a fantasticare su di lei. Non ebbi modo di nasconderlo e lei lo stava andando a vedere chiaro come il sole. Lentamente mi girai, Lisa cercò di non guardare, ma era inevitabile che il suo sguardo puntasse il mio cazzo. Intinse la spugna e cominciò a lavare il mio petto. Per evitare di guardare in basso, mi fissò negli occhi. Non ho mai notato fino a quel momento i suoi occhi azzurri. Erano il colore del mare. Abbiamo continuato a fissarci. Mi prese poi le braccia, prima una e poi l’altra lavandole per tutta la loro lunghezza. Lei era inginocchiata sul letto con le ginocchia rivolte al mio viso e una volta terminato di lavarmi il braccio destro lo lasciò cadere sopra le sue gambe leggermente aperte, la mia mano sfiorava dall'esterno dei pantaloncini la sua fica. Avrei voluto far correre le mie dita all'interno dei suoi short ma resistetti, sfiorai solo il suo interno coscia senza andare più in alto. Lei sorrise, ma non disse nulla.
Lavò lentamente il mio petto. Stava usando la spugna con la mano destra, e per mantenersi in equilibrio aveva la mano sinistra sulla mia coscia sinistra. Non ero sicuro se fosse il pensiero conscio ...
... o inconscio, ma ha cominciato a tracciare le mie areole con il dito indice. E 'stata una cosa sottile ma mi stava eccitando molto.
Ho cominciato poi a strofinare la parte interna della coscia, con un po’ più di pressione. Visti il contatto tra la mia mano e le sue cosce, avrei voluto fare la stessa cosa, ma desistetti. Lei continuò a sorridermi mentre mi lavava. Spostai un po’ più in giù il mio corpo per sistemarmi meglio, ed inevitabilmente avvicinai la mia mano alla sua figa. Con mio grande stupore sentii i suoi pantaloncini umidi. Non osai muovere le mani. La sensazione della stoffa umida contro la mia mano era esilarante. Non riuscivo a credere che si fosse bagnata.
“Come ti senti Marco? Non ti sto bagnando troppo he?”
“N.. No, mi piace bagnato. Voglio dire ....”, Stavo balbettando, non sapevo cosa dire.
“Il bagno, non ti sto inzuppando troppo?”, disse Lisa con una punta di malizia negli occhi.
“E’ perfetto Lisa. Grazie”.
Lei sorrise. Si abbassò poi verso il mio petto e iniziò a leccarmi il capezzolo. “Wow” fu tutto quello che riuscivo a pensare. La sua lingua circondava il mio capezzolo, la fece roteare intorno ad esso fino ad inturgidirlo, lo succhiò poi con un po’ di pressione, sentii un leggero dolore, ma mi piaceva. Il modo in cui succhiò il mio capezzolo fu incredibile. Io l’ho fatto molte volte ad altre donne, ma non avevo mai provato su di me quella sensazione. Si spostò e fece lo stesso con l'altro. Durante questi momenti avvicinai la mia mano ...