1. Sentori precisi e indefinibili


    Data: 19/08/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... viso perfettamente liscio e quel bel sorriso da cornice:
    
    “Volevamo sapere se verrai”.
    
    “Certo, grazie, molto volentieri. Devo portare qualcosa?” – risposi.
    
    “Soltanto te stesso, perché sei tutto quello di cui abbiamo bisogno”. Serena ci raggiunse in sala, intanto le lanciai uno sguardo interrogativo e lei rispose:
    
    “Il tavolo della cucina è scomodo” – raggiungendo la porta d’ingresso.
    
    “Aspetta” – le chiesi, con lo sguardo più coinvolgente e intrigante che riuscissi a fare.
    
    “Ci vedremo più tardi, t’aspetterò” – uscendo dopo aver dato un buffetto sulla guancia di Ettore.
    
    “Trattatemelo bene questo ragazzo” – disse, mentre apriva la porta della sua casa.
    
    “Sai che siamo dolcissimi con i nostri ospiti” – rispose Ettore mentre cominciava a scendere per le scale.
    
    Mancava ancora un’ora per l’ora della cena, così rimasi da solo in casa con una spaventosa tentazione e una repressa voglia ingorda di sesso. Corsi al piano di sopra, mi spogliai e cominciai a lavarmi molto accuratamente. Un leggero soffio del mio profumo, un bidè molto accurato, un controllo alle unghie delle mani e dei piedi, in quanto avrei dormito con Serena, se di dormire si poteva trattare. Ero indeciso su che cosa indossare per la cena, a tal punto scelsi un paio di pantaloni beige e una sahariana, degli slip neri e un paio di sandali. M’accorsi che la barba era cresciuta passando il rasoio elettrico sui punti più ruvidi. Erano le sette e trenta in punto e suonai il campanello, però nessun ...
    ... rumore proveniva dall’interno. Attesi qualche istante e suonai nuovamente mentre alle mie spalle s’aprì la porta dell’appartamento di Ettore dove sbucarono i due ragazzi:
    
    “Eccoci, eravamo andati per sistemare la casa di Ettore” – disse Sabrina, aprendo la porta della sua casa. Lei accese la luce e m’apparve una bellissima tavola imbandita, una bella tovaglia a fiori, con i piatti e i bicchieri di cristallo, roba da festa di gala.
    
    “Che meraviglia, aspettate qualche diplomatico?”.
    
    “Aspettiamo te, sei tu il nostro pregevole ospite, dato che vogliamo che ti senta trattato nel migliore dei modi”.
    
    “Benvenuto nella nostra casa Gilberto” – disse Sabrina, con un leggero inchino.
    
    “In questa maniera mi mettete in imbarazzo” – risposi scherzando.
    
    “No, adesso puoi metterti comodo, perché ogni tuo desiderio sarà da noi esaudito e se potremo c’inoltreremo oltre qualunque tua aspirazione”.
    
    La serata si prospettava molto interessante e in tal modo decisi di lasciarmi andare, Sabrina da dietro le mie spalle m’avvolse in un abbraccio invitandomi di voltarmi, poiché senza lasciare la presa iniziò a baciarmi sulla fronte, sugli occhi e sul naso. Poi digradò sulla bocca e percorse le mie labbra con la lingua. Io avvertivo la presenza di Ettore e capivo che questo era un loro gioco, dato che mi tornarono in mente le parole di Sabrina all’uscita nel pomeriggio. Ecco, questo era pressappoco il significato:
    
    “Non dovrai stupirti di nulla, lasciati andare se vuoi. Se qualcosa ti ...
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