1. Sentori precisi e indefinibili


    Data: 19/08/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... regolare e quasi non si percepiva la presenza dei seni, tra l’altro appena accennati sotto la camicia. Nel vederla allontanarsi notai le sue gambe lunghe dentro un paio di jeans scoloriti e gli scarponcini che sembravano aver camminato nelle paludi più fangose. Io corsi in camera e indossai sul corpo nudo un paio di pantaloni della tuta e la giacca che chiusi con la chiusura lampo, un paio di scarpe leggere e fui subito fuori. Battei lievemente sul portone, perché soltanto il giorno prima avevo aperto con determinazione, giacché venne ad aprire la ragazza che mi ringraziò per essere stato velocissimo. Andammo nella sala e davanti alla grande finestra che conoscevo dall’esterno si trovavano due scale, una di tre gradini e l’altra molto più alta:
    
    “Io salgo sulla scala alta e tu salirai su quella piccola, così potrai passarmi l’asta di legno” – disse cominciando ad arrampicarsi Io guardavo il suo corpo sottile e mi divertivo a immaginare la sua pelle sotto la ruvida stoffa dei jeans:
    
    “Ecco, ci sei? Ti sei incantato?” – rise la ragazza deridendomi.
    
    Salii i tre gradini e le allungai il lungo bastone pesante, lei lo afferrò con entrambe le mani, però perse l’equilibrio rischiando di cadere:
    
    “Grazie, hai i riflessi pronti” – mi disse, quando l’affanno per lo spavento si placò.
    
    “Non è il tuo mestiere, lascia fare a me. Scendi che facciamo l’opposto” – le dissi.
    
    Vedevo che nel gesto di scendere le gambe le tremavano, così la toccai leggermente facendola scivolare ...
    ... sul mio corpo. Quando il suo viso giunse all’altezza del mio si staccò, però non mi sfuggì all’esitazione d’un attimo:
    
    “Sabrina” – mi disse, porgendomi la mano.
    
    “Gilberto” – risposi io, portando la sua mano alle mie labbra con gesto galante e premuroso.
    
    “Non smentisci la tua fama, eh?” – disse ritraendosi.
    
    “Fama? Se sono appena arrivato. Che cosa ne sai tu della mia reputazione e della mia personale fama?”.
    
    “Io so tutto, anzi, qua tutti sappiamo qualunque, perché questo è un condominio molto particolare. Un giorno fatti raccontare com’è nato e come mai siamo tutti amici, complici e sovente perfino amanti”.
    
    Salii sulla scala, mentre Sabrina mi porgeva l’asta di legno in tal modo l’agganciai in un attimo.
    
    “Adesso però dovrai tenerla alzata con un bastone, perché possa agganciarla anche dalla tua parte” – le dissi.
    
    “Vado a prendere nel frattempo una scopa. Suppongo che la reggerai?”.
    
    “Ci proverò, se cadrò però ricordati che le mie ultime volontà sono depositate dal notaio”.
    
    “Stupido, non voglio averti sulla coscienza”.
    
    “E dove vorresti avermi? Su qualcos’altro?”.
    
    “Smettila, sono fidanzata”.
    
    “Va bene, scusa, io scherzavo”.
    
    Lei ritornò in un attimo con la scopa, si mise all’altra estremità dell’asta, io mi liberai per poterla raggiungere e spostando la scala salii vicino a lei, avendo cura di sfiorarla con tutto il mio corpo con la scusa di prendere in mano il bastone che stava reggendo. Io la vidi che era evidentemente imbarazzata e pensai ...
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