1. Sentori precisi e indefinibili


    Data: 19/08/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... che lei non fosse proprio la femmina d’approcci, per il fatto che avrei dovuto lasciarla stare. In un attimo l’asta di legno fu fissata e scesi questa volta senza toccarla:
    
    “Sei un mago anche in questo” – disse Sabrina.
    
    “Addirittura?”.
    
    “Sì, nientemeno”.
    
    “Hai ancora bisogno di me?” – le chiesi quando le scale furono riposte.
    
    “No, grazie davvero. Ti sono debitrice” – dandomi un bacio sulla guancia.
    
    Io la guardai negli occhi, era manifestamente incuriosita, dal momento che provava un evidente desiderio di conoscermi meglio, però le convenzioni e gli schemi in quella circostanza glielo impedivano, perché quelli che pensavo fossero i suoi tabù, più tardi m’accorsi che la mia diagnosi non poteva essere più sbagliata. Nel tempo in cui stavo per varcare la porta entrò Ettore, lui rimase un attimo fermo nel vedermi uscire, poi il suo viso s’illuminò porgendomi la mano:
    
    “Ciao, io sono Ettore” – mi disse con un sorriso candido.
    
    “Io sono Gilberto”.
    
    “Lo so, hai lasciato il segno” – disse strizzandomi l’occhio.
    
    “Anche tu. Che cosa avete pensato? Io sono un’anima candida” – scherzai.
    
    “Forse l’anima, però il corpo sembra che sia di color rosso fuoco” – disse ridendo, entrando frattanto nell’appartamento delle ragazze.
    
    “E tu? Non avrai già assaggiato il frutto proibito, eh?” – rivolto verso Sabrina mentre la baciava sulla bocca.
    
    “Lo sai, che non lo farei mai senza di te” – rispose la ragazza guardandolo con gli occhi dolcissimi.
    
    Io ritornai nel mio ...
    ... appartamento, per il fatto che l’ultima frase di Sabrina m’aveva lasciato interdetto e senza parole, dal momento che lasciava estensione e spazio a una doppia interpretazione di quell’espressione fulminea. Voleva precisare che non avrebbe fatto del sesso senza di lui, oppure che con lui avrebbe potuto fare del sesso con me? Io mi tenni il dubbio mentre mi rivestivo per uscire fuori. In giardino incontrai quasi tutti, dato che era l’ora del rientro a casa terminata la giornata di lavoro e Serena fu la prima.
    
    “Ciao bell’uomo” – mi gridò da lontano.
    
    “Ciao, donna di fuoco” – le risposi io.
    
    “Vai a spasso?” – mi chiese quando mi fu vicina.
    
    “Sì, quattro passi per ossigenare i polmoni, altrimenti invecchiano”.
    
    “Con tutta la ginnastica che fai, hai ancora bisogno d’ossigenarti?” – e scoppiò a ridere lasciandomi proseguire.
    
    “Ci vediamo più tardi?” – le chiesi.
    
    “Non lo so, forse, perché adesso devo sbrigare delle faccende. Se riesco a liberarmi per cena mangeremo qualcosa insieme”.
    
    “Da te, oppure da me?” – domandai.
    
    “Si vedrà, sempre che tu sia libero” – rispose.
    
    “Per chi m’hai preso?” – dissi con voce infastidita.
    
    “Per quello che sei, il nuovo gallo del pollaio” – e se ne andò ridendo.
    
    Poco dopo incontrai il convivente di Ettore, mi elargì un ampio sorriso e disse due parole di cortesia, mentre nell’oltrepassarlo pensai alla stranezza della situazione. Era chiaro e lampante che vivesse con Ettore e che la loro amicizia era al livello d’una coppia di ...
«1234...13»