Il corso di nuoto
Data: 15/08/2023,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Madworldmadworld, Fonte: Annunci69
... quando notai che i pantaloncini, larghi al punto giusto mostravano senza problemi sia le sue palle grosse e pendenti sia il suo pisello, completamente a riposo con una cappella ben delineata e ricoperta dal prepuzio abbondante.
“Ehm...non saprei...se...sei tu l’istruttore, faccio quello che mi dici tu” mi uscì letteralmente balbettando
Lui di tutta risposta fissandomi negli occhi mi sorrise.
Era la prima volta che lo vedevo sorridere...mi sciolsi e se possibile diventai ancora più rosso.
Lui scattò in piedi privandomi la vista del suo bellissimo spettacolo mi disse di fare solo qualche vasca in diversi stili e che poi ero libero di fare quello che volevo, anche di andare alla festa che stava per iniziare a breve.
Mi lasciò imbambolato in acqua, io feci qualche vasca ma ero distratto.
Dopo non molto lasciai la piscina ormai vuota e mi diressi negli spogliatoi: doccia fresca, sempre più incredulo di quello che avevo visto
“Che cosa voleva dire? E ora che faccio?”
Mi sciacquai velocemente.
Andai nella cabina per cambiarmi: nello spogliatoio ero rimasto solo io, fuori si sentiva la musica segno che la festa stava iniziando.
Mi muovevo un po’ a rilento, ancora pieno di dubbi
Forse mi ero spinto troppo in là? Era davvero quello che volevo?
Ero completamente nudo e mi stavo per infilare le mutande quando sentii bussare.
“Che tempismo” pensai mentre mi avvolsi in vita velocemente l’asciugamano
Aprii pensando fossero quelli delle pulizie ...
... per dire che avevo quasi finito e invece mi trovai inaspettatamente davanti lui: che ci faceva lì? Gli insegnati hanno il loro spogliatoio...
Marco disse subito “Ehi! Immaginavo fossi tu. Sono tutti di là. Senti, volevo farti i miei complimenti per tutto quello che hai imparato, sei un ottimo allievo. Mi ha fatto molto piacere farti da allenatore..”
Io imbarazzato mi persi come al solito a guardarlo: si era già cambiato per la festa, una maglia attillata che fasciava il suo corpo muscoloso, dei pantaloncini corti che sagomavano bene il suo cazzo e le immancabili infradito. Notai che il suo sguardo lentamente osservava il mio corpo, sempre più giù, fino al mio asciugamano. Appoggiò la mano al muro e con un sorriso goliardico mi disse “tu non ti prepari? Non vorrai mica presentarti con un asciugamano in vita”
Era così diverso dal solito. Non era più distaccato: ormai il gioco era fatto...
Il mio cazzo cresceva ad ogni sua parola e si vedeva benissimo sotto l’asciugamano: me ne accorsi e cercai di chiudere la porta “sì un minuto e arrivo anche io, mi vest...”
Lui non la pensava allo stesso modo, sentii la porta fare resistenza, infatti lui la spinse costringendomi a fare un paio di passi indietro. Marco sgusciò nella cabina, e si mise davanti a me, sovrastandomi in altezza, richiudendo la porta dietro di se.
In un secondo mi strappò l’asciugamano gettandolo alle mie spalle e così mi ritrovai nudo, davanti a lui con il cazzo duro che puntava verso di lui.
Ero ...