Godere nella vergogna iii
Data: 07/08/2023,
Categorie:
Etero
Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69
... gettai tutto lo sperma in gola. Lei si scostò ricevendo parte della mia eiaculazione sul viso. Restando seduto sul letto le trattenni il viso verso il mio sesso in modo che parte del liquido le colasse sul volto. Sfuggito l’attimo del piacere assoluto continuai a tenerla in ginocchio con la testa appoggiata sulle mie cosce ed il mio sesso ancora colante che si appoggiava sulla guancia.
MIA
Ritornarci? Non so nemmeno come mi siano uscite di bocca quelle parole. Eppure le avevo dette, non saprei dire come e perché. Forse mi incuriosiva la cosa, eppure sapevo a cosa sarei andata incontro, anche se, me ne resi conto molto più in là, le mie paure non erano nulla in confronto a quello che mi sarebbe toccato nei giorni successivi.
Sentivo mio marito che mi chiamava puttana, che mi diceva, non me lo chiedeva, ma mi diceva che mi era piaciuto sentirmi una puttana. Io restavo in silenzio a guardarlo rendendomi conto che forse aveva ragione. Mentre si sbottonava i pantaloni e ne estraeva il membro già duro ebbi chiara la sensazione che quella situazione mi eccitava. Provavo una vergogna incredibile, è vero, ma l’eccitazione mi prendeva il cervello e non mi faceva più ragionare.
Senza nemmeno rendermene conto mi ritrovai a succhiare il suo membro con molta passione e devozione mentre la sua voce mi ripeteva che forse quell’uomo avrebbe potuto chiedermi di fare lo stesso a lui, di farmi inginocchiare sotto il tavolo per succhiarglielo. Ripeteva queste cose e io non mi ...
... offendevo, anzi provavo una strana sensazione di piacere, qualcosa che non avevo mai provato prima, tanto piacevole che mi dedicai con maggior passione a quello che stavo facendo. Non mi ritrassi, o, per lo meno feci un solo piccolissimo tentativo di allontanarmi quando lo sentii godere, ma lo accolsi nella mia gola e poi sulle mie labbra e sul mio viso.
Cosa mi stava succedendo? In quel momento non capivo più nulla, sentivo che il mio uomo godeva e ne avevo sul viso e nella gola i suoi segni evidenti. Non mi vergognavo, in un altro momento mi sarei anche arrabbiata, sarei corsa in bagno a lavarmi, mi sarei sentita sporca. In quel momento invece mi sentii felice di essere sporca, di aver donato al mio uomo tanto piacere.
Lo guardai e gli chiesi: “Allora ti è piaciuta la tua puttana?”
RODOLFO
Cosa stava succedendo? Mia non era mai stata così volgare. Aveva accettato di ricevere il mio sperma in gola ed ora con quel luquido che le rigava il volto si definiva la mia puttana. Non avrei mai resistito a quella provocazione e continuai il gioco. Ci stendemmo sul letto, allungai la mano sul suo sesso per darle quel piacere che lei mi aveva dato con la sua bocca. Mia non parlava più si muoveva ritmicamente sulla mia mano.
”ti piace essere trattata come una puttana?”
“sii…. ” gemette Mia.
Continuavo ad accarezzarla sentendo il punto più intimo del suo piacere nelle mie mani.
“E se domani ti riportassi veramente da quel tizio?”
Mia non parlava ma si lasciava andare al ...