1. Godere nella vergogna iii


    Data: 07/08/2023, Categorie: Etero Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69

    ... decisi.
    
    Raccolsi l’abito sui miei seni, coprendomi alla meno peggio, mi alzai e cominciai a passeggiare ancheggiando forse anche in maniera eccessiva.
    
    Mi disse di passeggiare ancora più lontano, poi, al mio passaggio davanti a lui, mi chiese di lasciare che i lembi del vestito cadessero e mi scoprissero il seno.
    
    Lo guardai incredula. Come poteva pensare che io facessi una cosa simile? Mi guardai intorno, poi guardai lui. Ripetè con insistenza la sua richiesta. Non sapevo che fare, che pensare, ero tentata di ricoprirmi e di chiedergli di tornare al nostro albergo. Continuai a guardarmi attorno. Poi, presa da non so quale sensazione, lasciai che il vestito cadesse e che mi scoprisse i seni. Ripresi a passeggiare.
    
    RODOLFO
    
    Improvvisamente sentimmo dei passi. Si tirò giù l’orlo della gonna e si riallacciò il nodo intorno al collo. La abbracciai. Subito dall’ombra uscì un signore anziano; fu la prima volta che incontrammo Gaston. Lui si fermò dinanzi a noi. Senza scomporsi ci salutò. Mia abbassò gli occhi. Mi resi conto che forse aveva assistito poco distante a tutte le nostre effusioni.
    
    “Ho visto che alla vostra donna piace come la trattate, le piace esibirsi, madame?” le chiese.
    
    Restammo senza parlare.
    
    “Parigi è sicuramente il posto adatto per osare qualcosa di più, sono sicuro che a casa vostra madame è molto più riservata” .
    
    “Beh, si in un certo qual modo, forse abbiamo esagerato, ma in fondo non c’era in giro nessuno.” dissi senza molta ...
    ... convinzione.
    
    “Qui forse, ma nel ristorante si è offerta a tutti mettendo in mostra tutte le sue grazie. Sicuramente è sempre piacevole ammirare una bella donna che si lascia guardare…ma mi stavo chiedendo se ci fosse stato qualcuno che avrebbe potuto riconoscerla?”
    
    Sicuro di me almeno su questo, e quanto mi sbagliassi l’avrei scoperto solo qualche giorno dopo, gli dissi che ci eravamo lanciati solo perché eravamo sicuri che nessuno ci potesse riconoscere.
    
    “Quindi voi sareste anche disposto a lasciare che vostra moglie osassse qualcosa di più? ”
    
    Senza che né io né Mia parlassimo lui ci invitò per la sera successiva allo stesso ristorante.
    
    Si girò e prima di andarsene aggiunse ”Spero ovviamente che la signora sia ancora vestita in modo così sexy….”, passò vicino a Mia e le sfiorò il culo con la mano “e sempre senza mutandine.”
    
    Eravamo restati ammutoliti. Le frasi di quello sconosciuto mi rimbombavano nella testa e tanto mi ingelosiva, tanto mi eccitava l’idea di vedere mia moglie al centro delle sue attenzioni. Mia era ansimante. Bisbigliava a stento qualche frase a denti stretti.
    
    “Che figura … Dio mio che figura … tu sei pazzo … e io che ti ho assecondato … non ti dovevo ascoltare … cosa mai penserà? … che vergogna, che vergogna …… ti rendi conto che figura?”
    
    Mia si ricompose, ritornammo a piedi all’hotel abbracciati con la mia mano che furtivamente di tanto in tanto scivolava sotto la gonna palpandole il culo nudo senza che lei si opponesse più. Eravamo entrambi ...
«1234...»