1. Godere nella vergogna iii


    Data: 07/08/2023, Categorie: Etero Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69

    ... eccitati, ci buttammo sul letto ripensammo alla serata.
    
    “Quell’uomo mi mette i brividi, non penserà davvero che ritorni in quel ristorante vestita così?”
    
    “Se ci ritornassimo?” le chiesi.
    
    Le sollevai la gonna scoprendole il sesso ed appoggiandovi sopra la mia mano.
    
    MIA
    
    Se ci ritornassimo? Ma che domanda assurda mi stava ponendo. Mi chiedeva se io avessi intenzione di tornare in quella strada, in quel ristorante, rivedere quell’uomo così ambiguo.
    
    Se ci ritornassimo? Le parole di mio marito mi misero più paura del ricordo stesso.
    
    Avevamo corso un bel rischio. Avremmo potuto incontrare qualche malintenzionato. Qualcuno avrebbe potuto riconoscerci. Ma non si rendeva conto che anche quell’uomo si era posto la stessa domanda? era una supposizione logica. Diamine, era passata, eravamo riusciti a non incontrare nessuno che ci conoscesse. Ora eravamo al sicuro nella nostra camera d’albergo. Ora lui mi chiedeva di ritornarci!
    
    Ripensai a quegli attimi di terrore, all’uomo spuntato fuori dal nulla, al buio, alle carezze, al mio passeggiare come … come … una puttana, sì, proprio come una puttana. Ecco come mi ero sentita io stessa, come penso che mi abbiano considerata i clienti del ristorante, come mi aveva giudicata quell’uomo.
    
    Lo guardai negli occhi, poi fissai l’infinito oltre la parete. Che vergogna, non potrò mai dimenticare quegli attimi, non potrò mai dimenticare gli sguardi dei clienti del locale, la mano di quell’uomo spaventoso che mi sfiorava le ...
    ... natiche, il suo sguardo misto di ambiguità e perversione. Avevo provato brividi, li provavo anche ora, provavo tensione, l’adrenalina che saliva vertiginosamente per quello che poteva succedere e non era successo e … forse, forse un sottile, impercettibile senso di piacere.
    
    Sì, ricordo benissimo quei brividi, la vergogna, la paura … e quel sottile senso di piacere.
    
    “Cosa succederebbe se ci tornassimo?” Chiesi alla fine con un filo di voce tremante.
    
    RODOLFO
    
    Non capivo se fosse ingenua o se volesse continuare il gioco. La spogliai completamente.
    
    “Domani sera ti ci riporto e vedremo cosa succede.”
    
    Ero tanto eccitato che stavo perdendo di vista la realtà.
    
    “In fondo ti è piaciuto comportarti come una puttana e questa volta potrei chiederti qualcosa di più.”
    
    Mia si azzittì. Mi slacciai i pantaloni ed estrassi il mio membro teso, la spinsi in ginocchio davanti a me.
    
    “E poi ti potrebbe far inginocchiare sotto i tavoli e chiederti di succhiarglielo.”
    
    Mia non aveva mai avvicinato le sue labbra al mio sesso, eppure non sembrava opporsi. Scivolai il mio membro teso sulla sua faccia, poi sulle sue labbra e lei lo accolse in bocca. Provai dei brividi intensi, mia moglie in ginocchio davanti a me mi succhiava avidamente come una puttana. Non mi sapevo contenere, provai ad essere volgare.
    
    “Ti piace puttana? Vedi come sei brava? Quel tizio non aspettava altro e domani sera farai la stessa cosa a lui.”
    
    Fremeva ed io contemporaneamente con lei , finchè non le ...
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