1. Il territorio del sogno


    Data: 03/08/2023, Categorie: Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... sarebbe potuta muovere da sola.-, disse. -Non è sola. Un tizio della comunità orientale di Halifax, tale Ngo Vinh Vien. Anche lui sembra un frequentatore assiduo di quella chiesa. Insieme ad altri ha fondato uno studio esoterico. I nomi sono…-, io lo interruppi citandoli uno per uno. Poi tacqui, improvvisamente conscio di cosa sarebbe accaduto. -Tutte queste persone sono abbastanza rilevanti ad Halifax. Greta Gabel ad esempio presiede il comitato genitori-insegnanti della città (oltre a essere decisamente ricca). Se permettessimo loro di agire indisturbati sarebbe semplicemente una catastrofe. Dobbiamo fermarli.-, dissi. -Allora cerchiamo di mangiare qualcosa e poi di dormire qualche ora. Non resta molto tempo, ormai.-, disse Monique. La nera chiuse il libro e io terminai la lettura cercando di archiviare quante più informazioni possibili nel mio cervello stanco.
    
    La cena fu un casino: Minh aveva ordinato del vietnamita da un ristorante poco lontano mentre Monique aveva preferito ordinare una pizza. Io presi un po’ di tutto da entrambi. Il punto lieto fu quando chiesi scusa a Minh per il mio comportamento. Il sociologo annuì e accettò le scuse. Monique spiegò che Minh non faceva parte di qualche organizzazione ma era uno coi contatti giusti, tra cui il suo. Mi soffermai sulla nera. Dimostrava poco meno di trent’anni sebbene i suoi occhi, come ormai anche i miei sicuramente facevano, dovevano dimostrare ben più dell’età fisica, essendo stati testimoni di numerosi orrori. ...
    ... Nonostante ciò, la bellezza di quella donna restava intatta e splendente. Sospirai pensando che un fato ingrato avesse voluto proprio su di lei (e su di me) un simile fardello. Minh tra tutti noi era stato forse il più fortunato: a contatto con l’orrore quel tanto che bastava da conoscerlo ma non da esserne cambiato. Finita quella storia avrebbe potuto ricominciare con la sua vita, come se nulla fosse accaduto. Sarebbe tornato in Vietnam o sarebbe rimasto qui e avrebbe messo radici… La fine di una bella storia, eh? E io? Io che avrei fatto? No, mi imposi di non pensarci: sarei andato avanti ma passo dopo passo. Superando un ostacolo alla volta. Mangiammo parlando poco e quando concludemmo la cena e preparammo le ultime cose per la partenza, erano già le 21.39. Ero esausto e Monique mi propose di restare a dormire, proposta che non potevo rifiutare vista l’ora troppo tarda per cercare un qualsiasi albergo. Accettai con gioia non simulata. Essendo abbastanza spaziosa la casa, la nera mi sistemò in quello che era il suo antro della sibilla. Minh annunciò che avrebbe dormito in macchina, approfittando della possibilità di compiere una revisione completa. Monique invece rivendicò la sua stessa camera. Dormire. Sembra un verbo normale, ma davanti a simili orrori e alla prospettiva di doverli combattere, chi chiuderebbe mai occhio? Ricordavo la battaglia di Ia Drag. Una valle che era divenuta tomba e incubo per tanti miei commilitoni, oltre che per me. Durante la notte che intercalò ...
«12...343536...43»