Il territorio del sogno
Data: 03/08/2023,
Categorie:
Etero
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... lasciando a pochi umani che visitavano i loro regni nel sonno la responsabilità di preparare il loro ritorno.-, rispose la strega. -Ma suppongo che questi “rappresentanti” non abbiano fatto un buon lavoro.-, dissi io. Anche la mia voce ora pareva nuovamente normale, più giovane. -Non sempre. Alcuni hanno solo tramandato la conoscenza dei Grandi Antichi o degli Esterni ai loro discendenti, come probabilmente ha fatto May Lyn. Sacrifici umani e quant’altro, tutto ciò era parte di un piano ben più vasto. Tuttavia i riti che la tribù perduta ha compiuto non sono stati sufficienti a evocare Shub-Niggurath, tuttavia ne hanno sicuramente risvegliato l’appetito e l’attenzione. La pista più fattibile è che i fedeli di Shub Niggurath si siano uccisi in massa per trasferire il potere di quell’essere empio su una sola persona.-, gli occhi di Monique mi inchiodarono mentre diceva quelle parole. -May Lyn. È lei il tramite.-, dissi. Improvvisamente capivo. Anche troppo. -I sogni… ricordo di averla sognata per giorni… settimane… Un sogno ricorrente e spietatamente nitido.-, dissi. Monique annuì di nuovo. -Sì. Può non essere stato il solo ma sicuramente è stato l’unico a fare ciò che lei voleva: andare a trovarla e portarla in un posto in cui le sue manipolazioni potranno portare al ritorno di Shub-Niggurath da questa parte del velo.-, concluse. Prese un libro e lo aprì sul tavolo, davanti a noi. Era il disegno di un pentacolo che poteva essere qualunque cosa e l’immagine di un coltello con ...
... un simbolo uguale a quello sul mio petto. -Qui è scritto chiaramente che per evocare Shub-Niggurath bisogna sacrificare una vittima dal cuore puro sul pentacolo con quest’arma. La stessa arma che può bandirlo, se trapassa il cuore del Vincolo.-, disse la nera. -Il Vincolo. È May Lyn, ci scommetto.-, dissi. Minh annuì. -Ma sicuramente saprà anche lei tutto ciò. È possibile che abbia preso delle precauzioni.-, disse il vietnamita. Io scossi il capo. -Pareva convinta della mia menzogna. Per venire qui le ho detto che un mio cugino stava male.-, spiegai. Monique mi guardò con compatimento. -E credi realmente che lei ci sia cascata? Con un essere così alle spalle avrà solo pensato di avere il tempo di organizzare tutto.-, disse. Si gettò verso un armadio da cui prese vestiti buttandoli a terra. Era roba di pregio o pressappoco ma non pareva interessarle. Estrasse infine una scatola. La aprì. -Mia madre mi ha dato questo, come sua madre e sua madre prima di lei. È questo che ci serve.-, disse. Era un coltello. Un pugnale d’osso con inciso un simbolo, lo stesso sul mio petto. -Ma sarà ancora in grado di uccidere?-, chiesi. Non sembrava molto appuntito. -Ancora non capisci?-, chiese Minh, -Non si tratta di uccidere fisicamente. Dobbiamo recidere il legame tra May Lyn e l’essere che la possiede. Se riusciremo eviteremo che una sventura mille volte peggiore della Terza Guerra Mondiale si abbatta sul nostro mondo.-. -Capisco. Ma May Lyn…-, non osai continuare. -Lei è condannata, temo. Ma ...