1. Il territorio del sogno


    Data: 03/08/2023, Categorie: Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... più sexy di quanto credessi possibile. Ma in quel momento la mia libido era lontanissima. -Abbastanza da capire che né la polizia né tantomeno le persone “normali” le potranno essere di qualche aiuto.-, ribatté la nera, -Lei ha a che fare con una donna pericolosa. Non di per sé ma a causa delle forze che serve.-. Io annuii, più che altri per spingerla a continuare. Monique accese una sigaretta, facendo un tiro. -Io ho già avuto a che fare con esseri così. Vengono chiamati gli Esterni e sono immensamente potenti e antichi. Esistono in uno spazio oltre la nostra dimensione e non necessitano di agire fisicamente per influenzare il nostro mondo e il nostro essere.-, spiegò, -Erano presenti prima che la nostra razza ereditasse questo mondo e attendono il giorno del ritorno.-. -Mi risulta difficile credere che tutto ciò abbia a che fare con mia moglie.-, ammisi. -Lo immagino. Ma si da il caso che purtroppo sia così. La tribù di cui mi ha parlato Minh è antica, esisteva all’epoca del Grande Impero Khmer. Ma questi esseri di cui le parlo sono ben più antichi, come le ho già detto. Hanno influenzato intere civiltà, spesso causandone la caduta.-, Monique si alzò rivelando un fisico da schianto e prese un libro. -Ecco. Questa è una rara immagine della tribù da cui, stando a quanto dettomi da Minh, proviene May Lyn.-, disse la nera aprendo il libro. Erano loro. Uomini e donne con gli stessi tatuaggi. La dicitura in inglese diceva testualmente. “La tribù di Montragle”. Montragle… non ...
    ... avevo mai sentito quel nome ma non era importante. Quel che importava era la verità, quella che non potevo più negare. -Mi spieghi, la prego. Mia moglie… Io ho fatto dei sogni che mi hanno spinto a cercarla. E so, senz’ombra di dubbio, che ora altri potrebbero andarci di mezzo… la prego, mi aiuti!-, esclamai. Sentii dei passi. Minh doveva star tornando. -La aiuterò, signor Blackwall.-, promise Monique. Il mio sguardo trasudava riconoscenza. Poi Minh, arrivato da dietro con la furtività di un killer provetto mi piantò una siringa nel collo e precipitai in un vortice di colori incomprensibili mentre perdevo conoscenza.
    
    I sensi tornarono a poco a poco, le percezioni si riallinearono con l’universo in modo graduale. Un ronzio lontano faceva da sottofondo a voci distorte, e su tutto imperava il canto sempre più flebile, le parole sussurrate da May Lyn al termine di ogni nostro amplesso. -Iä. Neknushan, Iä!-. Sussurrato, sibilato, mormorato. Ancora e ancora ma sempre più distante. -Si sta svegliando.-, disse una voce. Minh… -Lo so. Ho quasi finito.-, disse Monique. Ora c’era una sensazione, un prurito al petto. Tentai di grattarmelo ma scoprì di avere le mani legate. -Fatto.-, disse la nera. Si alzò. -Che diavolo mi avete fatto?-, ringhiai. Sul mio petto era tatuato un simbolo bizzarro, un pentacolo con qualcosa disegnato al centro, -Che diavolo è questo?-. -Non si agiti. È un simbolo di protezione. Con questo, sua moglie e la forza che la comanda non potranno corromperla. I popoli ...
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