1. Il territorio del sogno


    Data: 03/08/2023, Categorie: Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... Blackwall… Lei è invecchiato orribilmente in fretta. Si sieda… Ora più che mai mi rendo conto di doverle dire tutto, anche se lei non mi crederà.-. -La ascolto.-, dissi soltanto mentre sedevo e chiedevo un caffè. Minh estrasse da una cartella un faldone di dimensioni considerevoli e iniziò a spiegare. -Dopo che lei se n’è andato sono tornato a trovare il vecchio Nung e gli ho raccontato tutto quanto. La sua reazione è stata terribile: piangeva invocando la pietà degli spiriti su di lei e sul suo paese. Ha iniziato a parlare di oscuri rituali, di interi eserciti persi nel nulla. Di orribili morti e riti inumani. Inizialmente ho temuto che stesse avendo una crisi di nervi ma poi si è calmato e ha detto che quella zona, la zona al limite della quale ha trovato May Lyn è maledetta. Da secoli. Solo i comunisti e gli stranieri vi si sono addentrati. Il più delle volte per non fare mai più ritorno. Volevo saperne di più e il Nung mi ha inviato a Chei Hoi, un villaggio poco distante. Mi ha detto di parlare con un prete. Il prete era francese e forse era stato nella Legione Straniera ma mi ha raccontato. Tutta la sua spedizione è stata spazzata via da loro, dalla tribù e dai suoi alleati che il prete stesso ha definito demoniaci. Mi ha fatto un breve schizzo, guardi.-, mi pose un foglio preso dal faldone sul tavolo. Sopra vi era disegnata la bozza di un essere dai molti occhi e dalle appendici tentacolari. Una cosa orribile a vedersi. Il caffè, arrivato e già iniziato, ...
    ... improvvisamente mi parve imbevibile. -E lei teme che May Lyn sia… così? O che possa… chiamare a sé entità come questa?-, chiesi. -Io non lo temo: io ne sono sicurissimo.-, ribatté Minh. Estrasse dal faldone un secondo foglio. La mappa della Provincia di Dong Hinh. In mezzo alla provincia c’era uno spazio contrassegnato come zona maledetta, (scritto in francese). -Questa cartina è del 1910. Questa è del 1960.-, disse estraendone un’altra. La zona maledetta era ancora lì. Persino il nome era uguale. Rimasi in silenzio, assorbendo quelle informazioni. -Il prete mi ha detto che, durante la lotta contro il Viet Minh, neanche la Legione osava più spingersi là dentro. Temevano che i comunisti vi avessero costruito rifugi o ripari ma mai, mai sarebbero andati ad attaccarli. Non dopo quel che hanno fatto alla spedizione del maggiore Villeneuve…-, Minh si fermò un istante per bere un sorso di te che non parve calmarlo minimamente, anzi. Gli tremavano le mani. -Ho scavato più a fondo, cercato in vari archivi e interrogato gente che aveva tentato di entrare in contatto con quella tribù. Mi c’è voluto parecchio ma ho trovato questo.-, disse. Mi passò una foto, no una serie di tre foto. La prima rappresentava un uomo con gli stessi tatuaggi di Lyn. La seconda invece era la foto di un tempio che non pareva costruito secondo le logiche e le consuetudini edili del Vietnam pre-coloniale. Ma fu l’ultima foto a inquietarmi, a stringermi le viscere in una morsa gelida, facendo schizzare i battiti del mio cuore ...
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