1. Il territorio del sogno


    Data: 03/08/2023, Categorie: Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... sussurrare quella frase. Quando le chiesi spiegazioni, lei disse che era una benedizione nella lingua della sua gente. Ci credetti. Ancora una volta. Sebbene ormai fosse evidente che avrei dovuto insospettirmi, tergiversai, complice la logica che mi suggeriva che quella donna così eccitante e bella non poteva essere malvagia o latrice di alcunché di malvagio. Passati due giorni dal nostro ultimo amplesso e rispettivamente almeno due mesi dal nostro sposalizio, allo specchio notai che il mio viso pareva invecchiato, come prematuramente. Non solo: anche i capelli erano ingrigiti in modo precoce. Presi un appuntamento con un medico che sostenne fosse dovuto agli sforzi fisici eccessivi ed allo stress cui ero sottoposto. La diagnosi non mi convinceva ma era la sola cosa che potesse razionalmente spiegare il tutto. Smisi di pormi domande in tal senso ma una stranezza di fondo, interrogativi inquietanti che non riuscivo davvero a ignorare.
    
    Pochi giorni dopo ricevetti una telefonata a casa. Era sabato ed ero da solo a casa. -Pronto?-, chiesi sollevando il ricevitore. -Il Signor Blackwall?-, chiese una voce dall’accento orientale. -Sì. Chi parla?-, chiesi io. -Sono Minh Na Trag, si ricorda?-, chiese la voce. Sì, ricordavo. Strinsi il ricevitore con rabbia. -Che cosa vuole?-, chiesi, memore del nostro separarci rancoroso. -Parlarle. Ho fatto delle scoperte riguardo la tribù da cui proviene May Lyn… Immagino che lei la frequenti ancora, vero?-, il tono tradiva una preoccupazione che ...
    ... l’interlocutore non si curava di nascondere. -Sì.-, ammisi, -Siamo sposati da qualche mese.-. Sentivo di voler appendere quella chiamata. May Lyn era uscita ma sarebbe tornata presto e non volevo sapesse di quella chiamata. -Mi ascolti, signor Blackwall. La prego di concedermi qualche minuto del suo tempo. La sua vita e quella di molte altre persone potrebbero dipendere da questo.-, Minh ora pareva supplicare. Io scossi il capo. -Lei è pazzo!-, esclamai, -Non so come abbia avuto questo numero ma non osi richiamarmi!-. -Aspetti!-, ribatté non meno veementemente il vietnamita, -Mi dica che non è invecchiato, che non ritiene strana tutta questa riservatezza da parte di sua moglie! Mi dica che ho torto quando credo che nasconda qualcosa. Me lo dica e la lascerò in pace. Ma se pensa, come me, che sua moglie stia nascondendo qualcosa, allora la invito al Central Café per domattina alle nove di mattina. Le dirò tutto quello che so. Sono convinto che capirà.-. Riflettei. Mi permisi di riflettere per due lunghi minuti. May Lyn non era stata totalmente chiara su molti punti e altri erano ancora da capire. Io l’avevo cercata in seguito a un sogno e l’avevo trovata seguendo il sogno. Ma lei… Lei mi aveva seguito così, attirata dalla necessità di una vita migliore… Oppure no? Quale era la verità? Minh sosteneva di sapere qualcosa… Mi tornarono alla mente le storie sentite in Vietnam su quella tribù. Rabbrividii inconsciamente. -Signor Blackwall? È ancora in linea?-, chiese Minh. Espirai, ...
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