La mia vita ed il mio unico tradimento a 62 anni
Data: 29/07/2023,
Categorie:
Racconti Erotici,
Tradimenti
Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu
... Prima ero preoccupata di quel momento, era tanto che non lo facevo. Come avrebbe reagito il mio corpo? La mia vagina? Fu tutto naturale era troppo che ci pensavo e il mio corpo era pronto così come la mia vagina che era bagnata e sentivo calda In un attimo si spogliò completamente, aveva un bel tonico fisico ed anche il suo cazzo non era male, era all’altezza dei miei occhi. Si inginocchiò vicino a me e mi spinse indietro sulla schiena. Le sue mani allargarono le mie gambe, le sue dita e la bocca si occuparono della mia passera. Sentivo la sua lingua insinuarsi e leccarmi la clitoride. Le sue dita scavavano. Fu il mio primo orgasmo con lui. Non si interruppe continuò ad omaggiare la mia femminilità fino a che non lo presi per la testa facendolo scivolare su me. Desideravo altro di più profondo. Mi guardava negli occhi mentre si tendeva e il suo cazzo puntava la mia passera. Mi sentivo la figa bagnata che stava aspettando con ansia quel momento , ma mi usci: fai piano, è tanto che non lo faccio Si fermò un attimo a guardarmi con uno sguardo che dava serenità. Le mie gambe erano larghe, alzai il pube invitandolo . Fece un primo approccio ma la punta del suo pene urto a fianco della passera, istintivamente allungai una mano lo presi e lo puntai nella giusta posizione, lo sentii premere ed entrare. Che piacere sentirlo penetrare. Non mi ero dimenticata nulla alzai le gambe avvinghiandomi alla schiena e lo sentii arrivare in fondo. Si fermò. Mi occupava l’intera vagina Mi ...
... chiese: tutto bene? Non attese il mio si. Mi scopò come aspettavo facesse ed io memore di un lontano passato portai le dita alla clitoride aumentando il mio piacere Era bellissimo, tanto da non ricordare se mai fosse stato così bello. Godetti una prima volta e pochi minuti dopo ancora. Dopo un tempo che mi parve lunghissimo in cui avevo continuato a provare piacere mi chiese: posso venirti dentro. Dissi di si, Mi baciava mentre lo sentii venire e riempirmi del suo seme. Poi si sdraiò al mio fianco e ricominciammo a baciarci. Dopo mi chiese: Antonio torna domani? Risposi: si Chiese: vuoi dormire qui? Era una tentazione passare la notte intera con lui; avremmo fatto ancora l’amore; ma non me lo sentivo, mi sentivo sempre moglie di Antonio e gli dissi che preferivo rientrare a casa. Non insistette, forse, quasi per compensarlo presi il suo pene molle impregnato dei nostri umori in bocca. Gli feci un bel pompino dedicandogli tutto il mio impegno e quanto avevo imparato tanti anni prima . Lo leccai e succhiai , lo manipolai, sino a che non ebbe ripreso le dimensioni da “battaglia”. Adesso che l’avevo visto e” lavorato” da vicino potevo dire che per le mie statistiche era nelle taglie grandi. Mi fece mettere prona sul letto, in quella posizione che avevo quasi dimenticato. Mi penetrò lentamente e lo sentii introdursi sino in fondo . Quando iniziò a muoversi non pensai più a nulla , il piacere ottenebrava la mia mente e quando da dietro con le mani mi prese i seni mi sentii completamente ...