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La mia vita ed il mio unico tradimento a 62 anni
Data: 29/07/2023, Categorie: Racconti Erotici, Tradimenti Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu
... sua e venni . Eravamo un unico corpo. Non riuscii a venirne un’altra volta anche se c’erano i presupposti; anche per lui l’eccitazione era alta e con pochi ultimi passaggi in me mi riempì, A casa ripensai a quei momenti e nelle mie “perverse” fantasie pensai che se fossi stata più giovane sarebbe potuto essere quello il momento di sublime fusione in cui sarei potuta rimanere pregna. Quell’incontro dedicato al sesso fu come me l’ero immaginato e sperato, quella notte a casa mia dormii di un sonno sereno e profondo Da quella sera fummo amanti ed in ogni possibile occasione facemmo quello che fanno gli amanti: scopammo; sempre a casa sua solo una volta a casa mia. Non gli negai nulla del mio corpo e mi servì anche la conoscenza acquisita dai video visti e dalle letture fatte, cose che comunque non gli dissi mai. Divenni una pompinara ancora più capace e mi faceva piacere sia bere il suo seme che sentirlo sul mio viso e sulle mie tette. Purtroppo, anzi per fortuna alla mia età non potevo restare incinta e mi piaceva sentirlo venire dentro di me. Coi miei seni cresciuti per le maternità godevo e godeva nel provare le mie spagnole e concludeva venendo spesso sul mio viso o in bocca Facevamo lunghissimi 69 e lui era un amante del cunnilingus, amava leccarmela per un tempo che mi pareva infinito facendomi venire più volte. Provai persino l’ebbrezza dello squirtare. Io amavo la fellatio e dedicavo lungo tempo al suo organo perché non era solo un suo piacere , ma anche il mio. Avevo ...
... trovato l’amante e volendo anche l’uomo giusto. Non si esauriva mai era capace di venire anche tre volte nel giro di un paio d’ore e aveva sempre seme a sufficienza per me. In ufficio su mia precisa richiest , chiedendogli grandissima attenzione, eravamo però inappuntabili, mai un brusio fu su noi rivolto A casa mi comportavo come al solito: la dolce ed apprensiva moglie e madre e tra me e Antonio le carezze non mancavano mai. Erano coccole quelle che ci scambiavamo sul divano davanti la tv che nessuno di noi guardava dedicandosi solo l’una all’altro. In linea con quanto ho letto in numerosi racconti quanto mi sarebbe piaciuto in quelle occasioni portargli fuori dal pantalone quel pene che tante volte mi aveva soddisfatto e fatto procreare i nostri figli . Glielo avrei carezzato come piace a me e a lui; magari gli avrei fatto anche un pompino massaggiandogli le palle che so che a lui piace molto E mentre mi dedicavo al suo uccello chiedergli: quanto mi ami? E lui mi avrebbe detto :tanto da morire che più non si può. Poi mentre si stava perdendo nel piacere fermare la mia mano facendogli dire con gli occhi: perché ti fermi? E allora continuerei a segarlo dolcemente . Lo segherei pensando al cazzo di Piero nella mia fighetta a come mi ha fatto godere e squirtare e a come per l’ennesima volta si è preso il mio culetto Intanto gli direi: ti piace quello che ti faccio amore? Direbbe sempre si E quando sentirei il suo cazzo ingrossarsi pronto a eiaculare mi fermerei e gli direi: so ...