Prova tangibile d’abbandono
Data: 29/07/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... un’atmosfera un po’ meno grezza e più abbordabile. E tu sei Intissar, ho chiesto di te sai?’.
Io mi chiedo chi possa avergli parlato di me, dato che sono molto discreta e riguardosa nelle mie avventure quotidiane.
‘Tutti dicono che sei inarrivabile, però io lo vedo da come ti muovi e da come ti guardi attorno, che hai una gran voglia di cazzo’.
Io taccio e sorrido ammiccando, mentre lui resta un po’ incerto e palesemente perplesso dal mio inatteso silenzio.
‘Io ti voglio e basta’ – esordisce lui in modo categorico ed euforico.
Forse Taslim sta provando a discolparsi giustificando ampiamente il suo gesto, io lo squadro mentre poggia le bottiglie sul tavolo, perché ha comprato del rum e della coca cola, perfetto, adesso dovrà miscelarle:
‘Ci penso io’ – gli manifesto abbastanza interessata, così inizio a versare il rum nei bicchieri.
Lui tutto soddisfatto s’allontana per andare probabilmente in bagno: molto bene, è giunta ora d’agire. Rapidamente faccio cadere una buona dose della polvere per il mal di testa e subito dopo aggiungo la coca cola che fa un bel po’ di schiuma, nel tempo in cui preparo il mio drink lui rientra con aria baldanzosa e disinvolta, agguanta il suo bicchiere tracannandoselo tutto. Io al contrario bevo piano, facendo durare a lungo il primo bicchiere, intanto che lui si versa dell’altro rum:
‘Mi piaci molto Intissar, sei calda e sfacciata. Ho sempre voluto una donna araba, però loro non la danno mai, perché stanno sotto il ...
... velo e guardano basso’.
Io noto che il suo sguardo lentamente s’annebbia, sorrido e gli dico:
‘Già, Taslim, forse non sai però che non tutte le donne sono uguali’.
Durante il tempo in cui parlo, lui ha già appoggiato la testa sul tavolo e si è placidamente addormentato. La stanza è silenziosa, buia e calda, c’è uno stereo in un angolo, vado a chiudere la persiana che confina con il cortile interno, l’aria ribolle anche del mio sudore. Bene bene, caro Taslim, penso fra me e me, la puttana araba ora ti sistema a dovere, sei proprio un bel bocconcino: se me la chiedevi con eleganza e con stile magari si poteva fare anche una bell’avventura, poiché m’hai trattato da troia mi prenderò quello che hai da riconsegnarmi, però stavolta a modo mio.
Il suo corpo è leggero, appena lo muovo ripiega la testa in avanti, respira profondamente, poiché non si sveglierà per un po’. Lo appoggio sul divano, ha proprio perso i sensi, non fa il minimo tremito quando gli levo la maglietta e gli slaccio i pantaloni, in quanto glieli sfilo agevolmente buttandoli in un angolo. Una sensazione di perverso e di vizioso potere m’assale impadronendosi della mia dote depravata: quello che poco fa mi ha sfacciatamente sfidato per dimostrare la sua proposta arrogante e boriosa, adesso è nudo e svenuto davanti a me, dal momento che potrò disporre del suo corpo a mio gusto e lo spaventerò a dovere: gli passerà la voglia di provocare come un cane le donne, perché la prossima ...