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Diana e la lezione di musica
Data: 24/07/2023, Categorie: Racconti Erotici, Etero Tradimenti Autore: enea, Fonte: RaccontiMilu
... io…” – la voce di Bill era spezzata dai continui affondi della ragazza che adesso sembrava inarrestabile. “Ok am…ore, …a d-dopo!” – furono le ultime parole che pronunciò Bill prima di riattaccare e lasciar cadere il telefono a terra. “…BRUTTA TROIETTA!!” – furono le prime parole che Bill rivolse a Diana afferrandola per i fianchi e alzandola di peso sopra di sè “…oh prof!” – rispose Diana falsamente dispiaciuta Bill la lasciò cadere a peso morto sul suo pisello duro facendola gemere di piacere per la violenta e profonda penetrazione. Tornò nuovamente a sollevarla e schiacciarla profondamente su di sè. Un secondo gemito si liberò dalla bocca di Diana. Un terzo e poi un quarto affondo di Bill mandarono in estasi la ragazza, che gradiva molto quella perversa brutalità. Bill le afferrò la chioma bionda con una mano, strattonandole i capelli con decisione. “TROIA!!!” – le urlò con rabbia mentre un nuovo, lungo e perverso “ahhhh” si liberava dalla bocca di Diana che, reclinata la testa indietro, stava godendo di quel trattamento. “…per poco mia moglie non mi scopriva!” – urlò, schiaffeggiando con violenza una natica della ragazza con la mano libera. “Oh prof!” – esclamò Diana con la voce rotta dal piacere “Ti presenti a casa senza avvisare!” – un secondo schiaffo violento sul sedere “Non mi ascolti quando parlo!” – un terzo potente ceffone “…Pensi solo e sempre al cazzo!” – urlò ancora strattonando con più forza i capelli della ...
... ragazza “Siiiii….al tuo bel cazzone, prooooof!” – rispose con tono eccitato Diana, ormai incapace di controllare il piacere che tutta quella violenza le causava Bill tornò ad afferrare i fianchi della ragazza, deciso a punire la ragazza con una furiosa cavalcata. Cominciò a fotterla, accelerando il ritmo man mano che i gemiti di Diana diventavano più forti. La voce lussuriosa della ragazza e il rumore dei colpi del suo sedere contro il pube di Bill risuonavano nella stanza. “Vengoooooo” – annunciò la ragazza prima di essere sopraffatta dall’orgasmo Bill rallentò il ritmo fino a fermarsi, lasciando che la ragazza si stendesse su di lui per riprendere fiato. “Sei una lurida puttana!” – le sussurrò all’orecchio – “…una piccola, lurida puttana!” “Sì, prof…” – rispose Diana con la voce ancora rotta dal piacere – “…sono una puttanella…la tua puttanella…” “Alzati” – le ordinò, certo che la ragazza avesse ripreso fiato a sufficienza. Bill si alzò con lei e con dei rapidi gesti si liberò di scarpe, pantaloni e mutande. Poi, afferratala per i fianchi, la sollevò come un fuscello e la posizionò in ginocchio sulla poltrona. “Troia!” – esordì, schiaffeggiandole nuovamente il sedere ormai rosso per le percosse precedenti Diana tentò di strozzare l’urlo che aveva in gola. Un secondo, un terzo e un quarto schiaffone colpirono le natiche bianche della ragazza che, nel frattempo, aveva afferrato con forza lo schienale della poltrona, nel vano tentativo di scaricare parte della ...