1. Linda la nerd – Capitolo 9


    Data: 22/07/2023, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... suppose, con quel poco di intelletto che ancora non era stato sommerso dal desiderio, che non fosse stato un cortese complimento.
    
    ***
    
    Francesca temeva che Mauro l’avesse fatta andare al bar Griso per scoparla in uno dei gabinetti.
    
    Non sarebbe stata la prima volta che, per un suo tornaconto, si trovava a soddisfare un ragazzo, accettando la sua proposta di farlo in un bagno pubblico: la cosa di solito era breve, una sveltina che la soddisfaceva poco, lui che si svuotava le palle diventando suo schiavo, almeno per un po’. Non lo avrebbe ammesso, ma fare sesso in un ambiente simile la disgustava, e non tanto per il fatto che avrebbe preferito farlo in un letto, per quanto molti non riuscissero a capire che, magari, sarebbe stato possibile cambiare strategia, adottandone una più dolce nel secondo caso. Era proprio il trovarsi in una stanzetta di un metro per un metro e mezzo per tre metri, al cui centro svettava una tazza in cui la gente svuotava intestino e vescica, a disgustarla. Per non parlare del fatto che lei avrebbe dovuto accompagnare lui in un’area in cui si entrava solo ed esclusivamente se dotati di cazzo o di figa, solitamente il primo caso, con gente che li guardava male o, peggio, con lo sguardo libidinoso tipico di chi pensa ad altre persone intente a fare sesso.
    
    In effetti, era più l‘essere vista come una ninfomane incapace di tenerla nelle mutande a darle veramente fastidio, anche più del trovarsi con le sue belle scarpe in mezzo a gocce di piscio di ...
    ... sconosciuti per una scopata tanto scarsa che le sarebbero bastate un paio di sue dita e la foto di qualche sportivo un po’ carino per provare più piacere.
    
    Mauro, in realtà, non aveva intenzione di portarla dentro al bar. Invece si allungò mentre lei era ancora intenta a immaginare cosa avesse davvero in mezzo alle gambe, la afferrò per un braccio con ben poca grazia, la tirò giù dal motorino, e la guidò verso la sua auto, la Subaru.
    
    Francesca non amava particolarmente fare sesso in un’auto: era alta un metro e ottanta, e quelle dannate scatolette sembravano essere state inventate per metterci nani e gnomi da giardino. Cavalcare qualcuno era scomodissimo, con la testa piegata a causa del tettuccio, succhiarglielo era un tormento per la presenza del volante e dell’asta del cambio. Una zangolata, magari, sarebbe stata una cosa ancora fattibile, se non si considerava il brutto vizio del maschio a spruzzare letteralmente seme in ogni dove, macchiando tutto. Ma in fondo l’auto era sua, così come la bega che l’avrebbe smerdata. Ecco, un ditalino sarebbe stato molto piacevole, ma dubitava molto che Mauro fosse uno di quelli che trovassero il vero piacere nel dare orgasmi ad una donna. O, meglio ancora, una sessione di baci. Quello sì, l’avrebbe apprezzata molto.
    
    Poi pensò che non avrebbe infilato la sua lingua nella bocca di Mauro. No: per qualche motivo le ricordava una dannata tagliola per orsi, di quelle dentate che si vedevano nei cartoni animati. Arrugginita, con peli ...
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