1. Autobus terzo Episodio


    Data: 03/08/2018, Categorie: Etero Autore: Ludovico Ariosto, Fonte: EroticiRacconti

    ... movimenti e l’attrito del mio pantalone sulla maglietta di cotone, provocò una durissima erezione al mio cazzo tanto che riuscii a raggiungere anche la parte alta della sua mammella destra. La ragazza, all’improvviso con un gesto molto naturale si aggiustò i capelli sulle spalle e con questo gesto lei utilizzo la sua mano destra per accarezzare il mio cazzo duro, io ebbi una vampata di calore, e notai che anche lei diventò rossa in e con l’altra mano mentre si toccava i capelli per toccarmi il cazzo duro si porto l’indice sulle labbra e lo inizio a leccare con la punta della lingua e lo fece scivolare sul labbro superiore prima e poi su quello inferiore.
    
    Non mi persi d’animo e cosi rimasi nella posizione, ma mi sfilai il giubbotto di jeans che misi sul braccio destro e cosi potevo aiutarmi e molto astutamente portai la mano al centro del suo petto, la palpai avidamente con le dita feci dei piccoli cerchi sul suo seno, lei si mise una mano sotto la sua maglia e piegandosi in avanti capii che si tiro fuori le tette dal reggiseno tenendole sotto la maglia, cosi ché, quando portai nuovamente la mia mano sul suo seno potei afferrare il suo capezzolo e strizzarlo leggermente, lei con la sua mano si inizio a toccare in mezzo alle gambe portandosi la borsa dell’università sulle ginocchia in modo tale che lei poteva farmi vedere come si toccava. Ero in un vortice frenetico di impulsi sessuali e incurante delle persone che mi stavano attorno, e di quelle che potevano osservarmi ...
    ... dalla strada, pensavo solo al mio piacere sessuale, Il mio cazzo era molto duro e pensai di spostarmi per posizionarlo tra il collo ed il seno, con dei rapidi movimenti ci riuscì, vidi il suo volto contento che mi guardava con la coda dell’occhio, lei se lo strofinava tutto il mio cazzo sul suo petto, e mi fece segno del giubbotto, capi che lo dovevo spostare sul lato sinistro mio e cosi feci. Lei me lo tiro fuori…. E con il jeans da sopra mi inizio a toccarmi, nonostante avessi il cazzo da fuori e lei me lo toccava e baciava, capii che voleva di più, ad un tratto mi disse: io scendo al Secondo Policlinico, Lei? Io risposi, anche io, bene allora la seguo. Cosi lei mi rimise il cazzo dentro, ma io non lasciai la presa e continuai a tastarle le tette, lei ebbe una fiammata di piacere che si poté comprendere, grazie alla velocità della sua mano che si muoveva tra le sue cosce larghe. Mancavano un altro paio di fermate per il Secondo Policlinico e iniziai a toccarla sempre più, non contento portai il mio dito indice nella lampo che era ancora abbassata e le feci notare che il mio dito indice lo passai sul glande nonostante la difficoltà del momento, e poi lo volli appoggiare sulla sua bocca, Lei mi tenne la mano ferma impugnandomi il polso e inizio a leccare e succhiare il mio dito, sentivo la sua lingua avvolgere caldamente il mio dito e bagnarlo, la sua lingua si arrotolava attorno al mio dito, lentamente provai a sfilarlo dalla sua bocca, ma lei con il movimento della lingua e ...
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