1. …e viceversa


    Data: 18/07/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: bluemoon.mia.2018, Fonte: RaccontiMilu

    ... bagnata, l’asta dura e fremente, le palle caldissime e piene; gli sembrava di essere tornato ai 15 anni quando ogni occasione era una scusa per menarselo furiosamente. La sua mente non riusciva a concepire un’idea diversa da “Devo metterglielo dentro fino in fondo, scoparla fino a farla urlare”, ma il cazzo che era lì con lei e che si strusciava su quel corpo non era il suo. L’uomo infatti ora le stava passando la cappella scoperta sulla pelle, lentamente, ma senza soffermarsi: le gambe, l’interno coscia, la figa, il clitoride, la pancia, i seni, i capezzoli, il collo, il mento, il viso…ora glielo stava passando sulle labbra. Anna le dischiuse accogliendo quella grossa cappella nella sua bocca iniziando a succhiarla avidamente: il volto di lei era stravolto dalla voglia; le stava scopando la bocca con forza, tenendole la testa con le dita affondate tra i suoi capelli in modo che lei non potesse fare altro che ingoiare quel membro duro e grosso fino alla gola. A vedere quella scena Alessandro non resistette e sborrò con schizzi bianchi e caldi che raggiunsero il davanzale della finestra emettendo gemiti sommessi ma ben percepibili. L’uomo al di là del cortile si fermò. Fece alzare Anna e la fece sistemare in ginocchio sulla poltrona, con il viso appoggiato allo schienale e il culo ben esposto, ancora bendata e legata. Il campanello suonò di nuovo ma questa volta era quello dell’ufficio di Alessandro. Anna si voltò e nonostante ancora bendata gli fece segno di andare ad ...
    ... aprire. Sempre più succube di quella situazione l’avvocato si recò alla porta con solo il tempo di rimettere il cazzo ancora duro dentro i pantaloni prima di aprire e trovarsi davanti un fattorino con in mano una scatola. Prese il pacco firmò e tornò subito davanti alla finestra. Il panorama era sempre lo stesso: Anna in ginocchio sulla poltrona, ma l’uomo nudo sembrava sparito Lei disse “Aprila!” con voce appena percettibile ma il tono imperioso: lui non poté fare altro che obbedire e con mani frementi aprì il pacco. Conteneva tre oggetti: una frusta, un vibratore a forma di cazzo anatomicamente perfetto e una sciarpa nera simile ai nastri con cui era legata e bendata Anna. Nella scatola c’era anche un biglietto: “Scegline uno, ma pensaci bene, non potrai più tornare indietro. Da questo dipende tutto quello che succederà d’ora in avanti” Sentiva di nuovo il cazzo tirare dentro i jeans: mai nessuna donna aveva avuto un tale potere su di lui. Ne era terrorizzato ma talmente eccitato che non poteva smettere quel gioco; doveva e voleva arrivare fino in fondo, ma come ci sarebbe arrivato? Doveva scegliere uno tra quegli oggetti, ma comunque sarebbe stata lei a decidere come andare avanti. Il biglietto riportava altre istruzioni sul retro: 1. scegli l’oggetto; 2. posizionalo sul davanzale della finestra; 3. spogliati completamente; 4. rispondi alle chiamate che riceverai; 5. non parlare qualsiasi cosa succeda; 6. puoi decidere se continuare o meno SOLO ora; 7. se decidi di andare avanti ...
«1234...»