1. Nato etero


    Data: 06/07/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... che stava sgorgando. Leccò, quindi, tutt’attorno alla cappella i residui della sborrata precedente, frugandoli fin nelle pieghe del prepuzio carnoso, fino a ritrovarsi fra le mani e sotto la lingua un’asta in piena fibrillazione. Allora dischiuse le labbra e lo ingoiò quasi per intero.
    
    Rimase così per un pezzo, con l’uccello di Armando infisso nella bocca quasi per intero, poi lentamente si tirò indietro, prendendo a lavorare di labbra, di lingua e leggermente anche coi denti, solo sul glande.
    
    Se prima aveva boccheggiato, ritrovandosi col cazzo avvolto dalla bocca risucchiante di Lello, adesso Armando prese a gemere e singultare ad ogni mulinello della lingua attorno alla cappella, ad ogni morsetto sul frenulo in punta di denti, ad ogni scivolata di quelle labbra voraci fino alla radice.
    
    A farlo impazzire non era solo il piacere di sentirselo succhiato, era l’adorazione che percepiva in Lello verso il suo cazzo, era la foga che l’altro ci metteva, era la sensazione della saliva che gli scorreva a rivoli lungo l’asta, impregnandogli il ciuffo del pube e colandogli fin tra i peli dello scroto.
    
    Per quanto avesse goduto da poco, complice anche la giovane età, Armando non ci mise molto a ritrovarsi di nuovo sull’orlo del baratro. Ma non voleva venire, non ancora: era troppo bello… Fece per fermare il suo tormentatore, me non ce ne fu bisogno: alla prima leggera pulsazione, foriera d’orgasmo, Lello si interruppe: senza fare mosse brusche se lo sfilò lentamente dalla ...
    ... bocca e si rivolse con un sorriso radioso ad Armando, che lo fissava stravolto. Non appena la tensione si fu placata, Lello riprese a far l’amore col cazzo di Armando, fin quando si rese conto che l’altro era allo stremo: allora avvolse strettamente le labbra attorno alla cappella, impugnò l’asta alla base e diede un paio di colpetti, dando compimento all’opera.
    
    Trafitto dall’esplosione lancinante dell’orgasmo, Armando gli abbrancò la testa e diede un colpo di reni, cercando di affondarglielo tutto nella gola, ma Lello sapeva il fatto suo e fece resistenza, lasciandosi scivolare sulla lingua i fiotti densi di sperma, che si susseguivano a raffica, fin quasi a riempirgli la bocca.
    
    Una volta che il flusso fu rallentato, senza toglierselo dalla bocca, Lello ingoiò a poco a poco la bocconata di sborra, degustandone ogni gradazione di sapore.
    
    Intanto il cazzo di Armando gli si andava smollando nella bocca, ma non per questo lo lasciò: prese anzi a popparlo come un vitello, quasi ad estrarre dalle palle ogni residua goccia di sugo. E solo quando non ne venne fuori più niente, lo lasciò con un bacio e poggiò, esausto, la testa sull’addome di Armando, che prese a carezzargli i capelli, senza parlare, solo col respiro ancora grosso per il recente orgasmo.
    
    A quel punto, il torpore li avvolse e caddero entrambi in un placido dormiveglia, più profondo quello di Armando, meno quello di Lello, tormentato da un erezione che gli furoreggiava dentro le mutande. Infatti, aveva ...