1. Un bel fiore


    Data: 29/06/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: FinnTanner, Fonte: Annunci69

    ... rassicurante.
    
    Sorrise quando rimasi senza fiato. Le sue lunghe dita solleticavano qualcosa dentro che mi faceva pulsare il cazzo quasi dolorosamente.
    
    «Sei mai stato con un uomo?»
    
    «N… no.» Balbettai contorcendomi.
    
    All’inizio aveva infilato solo un dito dentro di me, poi ne aveva aggiunto un altro e subito dopo un altro ancora. Sentii i muscoli del mio buchetto tendersi dolorosamente, impreparati a quell’invasione brutale. E mi sentivo bruciare dentro ma lui, anziché darmi sollievo, girò la mano e aggiunse anche un quarto dito facendomi gemere ancora più forte. Allargando dolorosamente fino al limite il mio buco.
    
    «Allora sei vergine! Non preoccuparti mi bel fiore, posso rimediare!»
    
    Rise prima di spingere tutte e quattro le dita più a fondo dentro di me, costringendo i muscoli a cedere tra le mie deboli proteste.
    
    Mi contorsi per il dolore. Ma all’improvviso mi resi conto che non ero completamente sicuro di voler sfuggire a quel tormento e me ne vergognai. Strinsi forte il cuscino, artigliando la stoffa.
    
    «Così, da bravo, di addio alla tua innocenza!» Mi prese in giro poco dopo, facendosi strada con il suo grosso cazzo dentro di me . Spinse in avanti con brutalità, fino a quando quell’asta rovente non fu completamente sepolta al mio interno. Il dolore era accecante, e iniziai a dimenarmi sul serio mentre tentavo di sfuggire alla sua penetrazione improvvisa. Il mio aguzzino però mi afferrò per i capelli costringendomi a tirare indietro la testa e ...
    ... rimanere fermo.
    
    «Questa è la prima lezione, mio bel fiore, qualcuno più forte… può… farti… tutto… quello… che vuole!»
    
    Sottolineò ogni parola con una spinta più profonda della precedente. Il suo grosso cazzo mi stava letteralmente rompendo il culo. Mi sentivo lacerare fin dentro l’anima. Mi ritrovai a piangere per il dolore e allo stesso tempo per tutte le altre sensazioni che ancora non riuscivo ad identificare.
    
    La musica assordante della festa rimbombava oltre la porta chiusa a chiave. Non c’era pietà nel suo sguardo e continuò a tenermi fermo per guardarmi negli occhi mentre piagnucolavo sommessamente.
    
    Mi scopò a lungo, con ferocia, finché non persi le forze e i miei muscoli si arresero completamente alla sua invasione spietata.
    
    Solo allora rallentò il ritmo, iniziando a muoversi con calma misurata dentro e fuori dal mio buco. Si chinò su di me e iniziò a sussurrarmi all’orecchio. «Sei così stretto e caldo, mi fai impazzire!»
    
    Non avevo la forza di rispondergli a parole ma non era davvero necessario, il mio corpo gli aveva già risposto. Il dolore stava svanendo, lasciando spazio a qualcos’altro e in qualche momento anche il mio cazzo era diventato duro, iniziando a gocciolare incessantemente.
    
    Non ero più sicuro di nulla, a parte il carnevale caotico nella mia testa.
    
    Lui si spinse più a fondo, facendo leva con i fianchi, assicurandosi di rompere ogni resistenza residua del mio corpo. Compresi che stava per raggiungere il limite e lo sentii ringhiare per lo ...
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