Un bel fiore
Data: 29/06/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FinnTanner, Fonte: Annunci69
«Ci hanno fatto entrare, Nico, non ci credo!»
Quella sera mi ero lasciato convincere dal mio migliore amico ad andare a una stupida festa di universitari. Lui non credeva fosse un problema, sapeva solo che alla festa avremo avuto la possibilità di “conoscere ragazze più grandi”.
Teo era così preso dall’idea di avere una ragazza, che non contemplava nemmeno l’idea che a qualcuno le ragazze potessero non piacere. A qualcuno come me per esempio. Il fatto è che non mi sentivo ancora pronto per farglielo sapere.
Alla festa mi sentii subito fuori posto, ero a disagio circondato da tutti quei ragazzi più grandi e non osavo nemmeno alzare gli occhi per paura di incrociare lo sguardo di qualcuno. Forse notando quanto fossi nervoso un ragazzo mi offrì una birra. Era molto più alto di me, con la barba di qualche giorno e profondi occhi scuri, e mentre sollevavo lo sguardo non potei fare a meno di guardargli un po’ il pacco. Mi ritrovai subito ad arrossire, rifiutai il suo invito e corsi via imbarazzato.
Iniziai a cercare Teo per tutto il locale, sperando che non mi avesse abbandonato per inseguire qualche ragazza, finché non mi ritrovai da solo in una stanza sul retro. Faceva caldo li dentro, c’era una televisione spenta appesa alla parete di fronte alla porta e un grande divano al centro. C’erano anche un sacco di dischi sparsi in disordine sul pavimento, ma non mi attardai a scoprire di cosa si trattava, perché immaginavo che mi sarei trovato nei guai se qualcuno mi ...
... avesse sorpreso a ficcare il naso.
Avevo fatto solo qualche passò dentro la stanza e stavo già per andare via quando sentii la porta sbattere alle mie spalle. Quando mi voltai, il ragazzo con i profondi occhi scuri che mi aveva offerto una birra qualche minuto prima mi stava fissando sorridente. Sembrava avere circa vent’anni, era molto alto e anche in ottima forma. Provai una fitta di gelosia osservando i muscoli che tendevano la stoffa della sua maglietta sul petto e sulle braccia.
Tentai di scusarmi, ma mi precedette.
«Sei un bel fiore.» Disse soltanto. Era come se quel ragazzo straordinariamente bello avesse parlato in una lingua aliena.
«Come scusa?» Fu tutto quello che riuscii a mettere insieme.
Senza alcun preavviso, uno schiaffo mi colpì con forza la guancia, bruciandomi la pelle.
«Ho detto, sei un bel fiore.» Un secondo schiaffo mi mandò a fuoco la guancia. «Non mi piace ripetere le cose.»
Arrossii per l’umiliazione e iniziai a tremare. Mi portai una mano alla guancia e guardai risentito il ragazzo più grande che stava in piedi di fronte a me. Nessuno mi aveva mai trattato in quel modo. Avrei voluto andarmene ma le gambe non rispondevano, ero paralizzato.
«Ti piace essere perso a schiaffi?» Mi chiese sprezzante e un altro schiaffone riecheggiò nella stanza vuota.
«Fai qualcosa. Fammi smettere!» Mi gridò in faccia prima di colpirmi ancora.
A un certo punto, senza nemmeno rendermene conto, avevo iniziato a piangere. Non sapevo perché non ...