La conference call (la vendetta corre on line)
Data: 28/06/2023,
Categorie:
Etero
Autore: Alchimista980, Fonte: Annunci69
... abbassati, la schiena dritta, il corpo posizionato in direzione della porta, le gambe larghe, una mano sulla vagina, l’altra all’altezza del viso, l’indice stretto tra i denti, il sorriso provocante, un’espressione lasciva che per un istante incrocia il mio sguardo.
Mi si gela il sangue. “Dio, ti prego, fa che non sia giunta la mia ora!” esclamo mentalmente. Decido di mantenermi imperturbabile e di fare finta di nulla.
“Ciao Angela!” esclamo entrando nella mia stanza e lanciando con stizza la mia valigetta sul divano.
“Buongiorno Andrè! Come stai?” urla lei, evidentemente ancora in bagno.
“Tutto bene. Inizio a prepararmi per la conference call delle 14, che palle!”, rispondo ad alta voce.
“Ci prendiamo un caffè prima che inizi?”, chiede lei, con un tono mellifluo. Stavolta è più vicina, sento i suoi passi nei pressi della mia porta.
“No, grazie! Già preso! Dai, ce lo prendiamo più tardi!”, rispondo freddamente.
“Peccato!”, esclama affacciandosi sull’uscio e appoggiandosi con un fianco allo stipite della porta. I suoi occhi scintillano di una luce pericolosa, mai vista prima.
“Ma quale peccato!? Ma che vuole questa?!” urlo nella mia testa.
Tre secondi di silenzio. Percepisco che Angela sta cercando proposte alternative. Sicuramente non si aspettava il mio rifiuto, considerato che normalmente a quest’ora prendiamo sempre il caffè.
“Senti, quando hai due minuti puoi venire nella mia stanza? Non riesco a collegare il pc alla stampante!”, se ne ...
... esce lei addolcendo il suo sguardo.
“Ok, tra poco vengo”, rispondo seccamente mentre accendo il mio pc e nascondo il mio terremoto interiore.
“Grazie Andrè!” urla lei mentre si allontana.
Una volta solo espiro forte, cercando di allontanare tutta l’ansia che si stava impadronendo di me. Non ci posso credere. Non mi sto sbagliando. Angela mi sta provocando. È evidente.
Cerco di allontanare questi assurdi e fastidiosi pensieri ed inizio a lavorare.
Proprio quando sono convinto di essere uscito dall’ansia il mio I-phone emette il suono di notifica di un messaggio arrivato. Distolgo lo sguardo dallo schermo e, distrattamente, con un dito apro il messaggio. Proviene da Angela.
È una foto.
Solo una foto.
Ora il mio sguardo non è più distratto, ma completamente concentrato sul primo piano di Angela intenta a leccare un pene. Il suo sguardo peccaminoso ed irriverente è rivolto verso la fotocamera del proprietario di quell’arnese.
“Porca troia!” esclamo a bassa voce, quasi sussurrando, per non farmi sentire da lei, che sicuramente si sarà appostata vicina per percepire la mia reazione. Mai, prima d’ora, mi aveva fatto vedere sue foto che la ritraevano in azione.
Il mio self-control mi obbliga a mantenere la calma. Non rispondo. Decido di ignorarla.
Vorrei alzarmi e uscire dallo studio e non tornare più. Ma non posso, devo prepararmi per la conference-call.
Cerco di distrarmi aprendo il file che devo studiare ma, improvvisamente, la voce lontana e ...