Sessualità 3 - Racconti Erotici

Sessualità 3

... e con sua madre; visto che lui aveva passato con lei il fine settimana, notte e giorno, io avevo tutto il diritto di passare almeno una notte col ragazzo che mi aveva tanto coinvolta emotivamente; naturalmente, lui non mi credette e Luisella impose il vivavoce.

“Senti, stronzo, con tutte le panzane che racconti su di noi, ti permetti anche di mettere in dubbio una verità che una donna onesta e limpida come tua moglie ti dice serenamente? E’ qui con noi e le ho chiesto di restare a dormire; la vedrai domani sera come avevi programmato. O pensi che dobbiamo essere schiave, oltre che del tuo cazzo, anche dei tuoi cambi di umore? Sta’ zitto e fermo al tuo posto, se vuoi ancora rivedere Francesca come moglie; se dici ancora un’altra stronzata, lei resta con me e divorzia su due piedi.”

“Andate a fare in culo tutte e due; meglio che non torni più a casa … “

“Mi fa piacere che sia tu a dirlo; il tuo matrimonio è evaporato; eri stato avvertito e non puoi farci niente; lei si ferma qui con noi; poi decideremo che fare”

“Calma, cerchiamo di prendere tempo, va bene, resti anche con voi; ne riparliamo domani sera.”

Luisella mi chiese perché non decidevo di lasciare un inutile e squallido marito per coltivare il mio amore limpido con il suo ragazzo; le opposi i motivi che più volte avevo ribadito a Federico, la differenza di età e la difficoltà a gestirci la vita quotidiana col mio solo stipendio; la risposta della donna mi sconvolse.

“Mia cara, se tu ti girassi a ...

... guardarti nello specchio grande, mentre state scopando come scimmie, vedresti quello che chiunque potrebbe vedere se si trovasse, come me, ad entrare improvvisamente nella camera dove state facendo trionfare un amore limpido, intoccabile; conosco mio figlio; so che è così innamorato che, se dovesse pensare di lasciarti per i capelli bianchi o per le rughe, si ammazzerebbe piuttosto; ti ama troppo; il vostro rapporto è inossidabile; se avrete un figlio, sarà perfetto.

Per la questione amministrativa, se venite a stare qui, tu hai uno stipendio, io ho il mio, ma anche Federico ha la pensione di suo padre; insieme possiamo assicurarci un’esistenza piccolo borghese e Federico può senza problemi laurearsi e trovare la sua strada; se mio figlio sfonda, dopo la laurea, vivremo benissimo; comunque la casa è nostra, sarebbe anche tua e di un figlio che nascesse da voi; quindi, mia cara, sono ostacoli che ti crei tu; basterebbe che decidessi di fare un fagotto delle poche cose tue e il divorzio sarebbe questione di tempo.”

La guardavo sbigottita; riuscivo solo a riflettere che il figlio da qualcuno doveva aver preso, per essere così maturo e determinato; sapevo quale fosse la domanda che Luisella, da madre, non aveva fatto; le assicurai che amavo profondamente Federico e che avrei fatto qualunque cosa per vivere con lui tutta la vita; lei chiese se era chiuso il varco all’amore incestuoso di suo figlio; le ricordai che erano stati loro a parlare di letto a tre piazze; a me non dava ...