1. La mammina.


    Data: 27/06/2023, Categorie: Anale Sesso di Gruppo Tabù Autore: Bradi77, Fonte: xHamster

    ... crepi.
    
    Quindi Alladin lo facciamo in inglese. Io interpreto Alladin. Io mi devo studiare tutto il cantato in inglese in due giorni scarsi. Non ce la posso fare. Non ho nemmeno i testi. Fanculo ai russi. Io la canterò in giaggianese, ho deciso.
    
    Accendo una sigaretta e vado verso il belvedere. C'è un muretto alto forse settanta centimetri, che si chiude a cerchio su di un piccolo promontorio sul mare. Non ci sono luci. Noi animatori veniamo qui dopo la chiusura a bere birra di nascosto, farci le canne di nascosto e rimorchiare turiste ubriache di nascosto. Se quelli della direzione dovessero scoprire che un animatore si scopa una turista, sposata, in vacanza con il marito, non ci sono cazzi: c'è il licenziamento senza partire dal via, ce lo hanno ben spiegato il primo giorno. Ma la figa è la figa. E la figa. Che volete. Mai visti tanti cornuti come in questo periodo, gente. E alcuni mi stanno anche simpatici. Mi scopo la moglie, ma non voglio fare del male a nessuno, tantomeno a loro. Mi sento quasi solidale, ecco. Cioè, io sono quello che gli scopa la moglie e lui è il cornuto simpatico, non stiamo sulla stessa barca. Ma condividiamo pontenzialmente le stesse malattie a trasmissione sessuale, e questo fa di noi quasi degli intimi, insomma.
    
    Entro nel cerchio facendo la voce da documentarista.
    
    "Ecco, stiamo avvicinandoci ad una tana di animatori allo stato brado. Questa bizzarra specie sembra non aver bisogno di dormire, e concentra nelle ore notturne la propria ...
    ... vita sociale, nonostante il debito di sonno. Diverse osservazioni prolungate sul campo hanno dimostrato che..."
    
    "Piantala, coglione", dice Alex, e mi tira una lattina di birra vuota. Dalle risate direi che ci sono almeno una ventina di persone. Sette dei nostri, gli altri turisti. Qualche voce maschile. Odio i turisti maschi. Li odio, quando sono sul mio terreno di caccia.
    
    Alla mia destra si alza una voce femminile: "Pa-ta-ta!", dice, e qualcuno fa partire una risata, e qualcuno abbozza persino un applauso. La mia preda, intuisco.
    
    Sara è seduta al buio, sulla sabbia portata fin lì a carriolate dalla spiaggia, la schiena poggiata contro il muro. Senza dire una parola mi siedo accanto a lei.
    
    "La prossima volta dirò car-cio-fo", mento rivolgendomi a nessuno in particolare, e si leva qualche ridacchiata sparsa.
    
    "Dì pte-ro-dat-ti-lo", rimbomba la voce di Piero dal buio. Altre risate. Ridono per un cazzo, l'ho già detto? Non c'è una stella a pagarla, uno spesso strato di nubi oscura quasi completamente la luna. I miei occhi sono stressati dalle luci stroboscopiche di Alberto, e non vedo sinceramente un cazzo. Sento il profumo di lei, però, seduta alla mia destra. Muschio bianco. E, sotto, una nota di sudore umano, un odore caldo e dolce che mi fa imbarzottire il Soldatino Là Sotto.
    
    "Piero", dico io, "dirò LA-MAM-MA-DI-PIE-RO-FA-I-POM-PI-NI-AI-VEC-CHI". Qualcuno che ha già fumato un bel po' comincia a ridere ragliando come un asino. Nel giro di qualche secondo tutto ...
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