1. La mammina.


    Data: 27/06/2023, Categorie: Anale Sesso di Gruppo Tabù Autore: Bradi77, Fonte: xHamster

    ... radiomicrofoni: trentacinque metri di cavo nero dalle giunture regolari e cromate partono dal microfono, e arrivano sino alla cabina regia dell'anfiteatro alle mie spalle, dove il dj-animatore (due al prezzo di uno, of course) Alberto sta certamente rollandosi una canna.
    
    Sì, dico al microfono selezionando internamente la Voce Uno (altrimenti detta del giostraio fatto di cocaina), e la voce è perfetta. Perché Alberto non tocca mai i livelli, si limita ad accendere e spegnere il mixer, che altrimenti tropposbatta. Capisco che il sistema è acceso quando sento fare "THUMPF" alle casse, che già sono sfondate di per loro, porelle.
    
    Ripeto il mio sì ancora due volte, poi procedo con piccole variazioni, seguendo la routine del mercoledì: faccio sempre le stesse battute, nello stesso modo, sulle stesse cose. Non le ripeto più di una volta a settimana, però: aspetto che i turisti cambino, e succede ogni maledetto sabato. Ogni settimana mi ritrovo con una montagna di cazzate da ripetere a gente nuova. E quelli ridono, ridono sempre.
    
    Sà, dico. Mi guardo intorno, sorriso fesso e sguardo deciso.
    
    Sà, sà.
    
    Continuo a girare lo sguardo e a guardare negli occhi i turisti. Un maschio e una donna, un maschio e una donna, mai soffermarsi con lo sguardo nè sull'uno (deve essere un contatto visivo empatico, non il lancio tacito di una sfida tra maschi alfa) nè sull'altro (deve essere un contatto visivo empatico, non un tiprego dammela dammela dammela dammela tiprego cazzodammela ...
    ... leccotutto).
    
    Pà, dico. Sà, sà, pà.
    
    (guardo maschio, guardo femmina, guardo maschio, guardo femmina)
    
    Pà.
    
    (maschio, femmina)
    
    Cambio espressione all'improvviso (espressione "mamma mi ha beccato con la mano dentro al vaso di biscotti": occhi sgranati, collasso della mascella) la voce diventa più profonda (Voce Due, o del documentarista), e mi dimentico di spostare gli occhi dalla femmina in questione, che non ha spostato i suoi dai miei. E i suoi sono verdi, per dire.
    
    Pa-ta-ta, scandiso, e tutti ridono. Come sempre. Fa cagare, ma funziona. Non se lo aspettano, quindi funziona. E ridono. Occhi Verdi ride, e si porta la mano all'altezza della sua, di patata. Ci dà due colpetti sfrontati con le dita, e penso di essere il solo a notarlo. La mia espressione diventa ancora di più da "mano nel vaso di biscotti e genitore sgridante". Lei rovescia la testa all'indietro, e ride.
    
    Alberto spara a palla il ritornello di Tranqi Funki. E' il luglio del millenovecentonovantasei, fa caldo, la gocciolina di sudore ha terminato la sua corsa lungo le mie gambe e si è fermata sul mio malleolo, J-Ax rimbomba dalle casse mentre dice che tutto fila liscio come con i Casadei, e gente, la musica dell'estate non sarà meno di merda fra vent'anni, su. Non scuotete la testa.
    
    Io continuo a guardare ogni tanto Occhi Verdi, e quella continua a ridere ogni volta che si accorge che la guardo. Perché sa che l'ho vista darsi una pacca sulla gnocca. E io so che lei sa che la cosa mi ha arrapato un ...
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