1. Estate veneziana - Capitolo due


    Data: 27/06/2023, Categorie: Hardcore, Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... volta il costume da bagno e rivelando il suo cazzo molto rigido. Misi le braccia intorno al suo collo e lo baciai. Questa volta incontrai poca resistenza e sentii le sue mani che spingevano giù il mio costume per accarezzare poi le mie natiche ed il mio pene. Ci sdraiammo sul pavimento ed io cominciai a succhiare il suo uccello duro facendomelo entrare in bocca. Poi lui mi masturbò con forza tirandomi indietro il prepuzio ad ogni colpo. Lo faceva velocemente ed io rimasi sdraiato finché non venni.
    
    “Ora sdraiati su di me, Homani. Stringimi, facciamo strofinare insieme i nostri cazzi.” Questa volta iniziò lui il bacio. Poi improvvisamente si alzò.
    
    “Devo andare, la mia famiglia si chiederà dove sono.”
    
    “Un momento.” Afferrai un asciugamano umido e gli strofinai la pancia dove il mio sperma si era asciugato, poi lo baciai. “Ci vediamo domani qui. Sì?”
    
    “Sì! Ciao.”
    
    Il giorno seguente decisi di dare al mio insegnante un brivido durante la lezione. Mentre stava scrivendo un lungo e noioso discorso sulla lavagna io mi tolsi silenziosamente tutti i vestiti. Quando si girò non sapeva se essere scioccato o divertito. “Pietro! Cos’è questo? Non lo dovresti fare!”
    
    “Ma signore... a lei piacciono i giovani ragazzi nudi ed a me piace essere guardato...” Lui fece un passo verso di me; notai una protuberanza nei suoi pantaloni e mi chiesi cosa avrebbe ...
    ... fatto. “Ora le piacerebbe colpirmi, signore?” Chiesi innocentemente.
    
    “Sì, no, non so. Alzati!” Mi alzai e mi piegai a toccare le dita dei piedi. Quel calore mentre la canna mi colpiva mi eccitava. Allungai una mano e la strofinai su e giù sui suoi pantaloni. “Pietro. No! Per favore...” Gli aprii la patta e tirai fuori delicatamente la sua erezione. Era grossa e più pelosa di quelle che avevo visto fino ad allora. Lentamente lui si sedette sulla sedia dietro di sè, io mi inginocchiai tra le sue gambe ed iniziai a succhiare la sua carne mentre le sue mani si muovevano giù lungo la mia schiena fino ad accarezzarmi le natiche ed i genitali. Mentre lo succhiavo lo masturbavo e lui cominciò a gridare in estasi. “Ah, Pietro, Pietro, per favore, vengo. Per favore Pietro, io vengo, ahhh...” Ora le sue mani stava tenendo fermamente la mia testa sul suo inguine ed io potevo sentire il suo cazzo che toccava il fondo della mia gola. Mentre mi stavo preparando ad una difficoltosa ingoiata, lui sparò il suo carico di sperma cremoso, salato e spesso. Io me lo tolsi di bocca pulendo il resto della sua sborra dal suo cazzo.
    
    “Faremmo meglio a continuare con la lezione, signore.”
    
    “Assolutamente, Pietro. Siediti e concentrati!”
    
    Alla fine della lezione mi vestii rapidamente e me ne andai. La mamma non era in casa quel giornoi, fortunatamente. Io avevo molto da fare. 
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