1. Estate veneziana - Capitolo due


    Data: 27/06/2023, Categorie: Hardcore, Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    Capitolo due
    
    Una nuova settimana con uno schema diverso. Lunedì, il mio primo giorno col professore. Le lezioni dovevano essere dalle 8.30 alle 12.30, il che voleva dire alzarsi presto. Voleva anche dire indossare qualche cosa di più delle settimane precedenti. Mi misi i pantaloncini, (sempre senza mutande), calze, scarpe, camicia e giacca leggera, e cartella per i miei libri. Ho lasciato la casa alle 8 dato che ci volevano venti minuti per arrivare a casa del mio professore. Lui era un anziano insegnante pensionato che veniva dalla Germania Est ed era fuggito per vivere a Venezia. Il suo inglese era appena passabile ma il suo italiano era molto buono. I miei genitori volevano che si concentrasse sulle lingue che consideravano fossero importanti e che quello era il momento migliore per impararle.
    
    Bussai trepidante, l’avevo incontrato una volta e mi era sembrato quasi un orco; dovevamo parlare italiano fin dal momento che apriva la porta.
    
    “Buon giorno, signore.” Era il tipico tedesco, alto e magro nonostante la sua età.
    
    “Buon giorno, Pietro. Entra ed appendi la giacca. L'aula è a destra.” Entrai e vidi due scrivanie, una con su una canna, una lavagna e dei libri di testo. La tipica aula anni sessanta. “Ora, ragazzo, siediti ed ascolta. Non abbiamo molto tempo e voglio che tu sia capace di parlare bene quando avremo finito. Sarò severo. Ad ogni sbaglio che riterrò grave, farò un segno sulla lavagna. Quando ci saranno cinque segni riceverai tre colpi di canna. ...
    ... Capito?”
    
    “Sì, signore.” Ed accennai col capo.
    
    “Bene. Cominciamo.” La prima ora andò bene, ma fu nella seconda che cominciai a scivolare ed alla terza ora avevo tre segni sulla lavagna. Ricevetti il quinto a mezz’ora dalla fine. “Ok, ragazzo. Alzati, lascia cadere il pantaloncini, tira su la camicia e piegati a toccare le dita dei piedi.” Non avevo pensato che volesse battere con una canna il mio culo nudo, ma feci come diceva mentre mi chiedevo cosa avrebbe pensato della mancanza di mutande. Lui non disse niente, mi diede il primo colpo di canna, poi il secondo e poi il terzo. “Vestiti ragazzo e si siediti, continuiamo.” Non mi aveva fatto male, avevo una sensazione quasi piacevole di caldo nelle natiche per il resto del periodo d'insegnamento mentre stavo seduto . Finimmo alle 12.30 ed io andai a casa per il pranzo. Devo dire che avevo disperatamente bisogno di andare al Lido e trovare un uomo nuovo; Max aveva svegliato in me un demone. Ma dovevo pazientare mentre raccontavo a mia madre il primo giorno, inclusa la fustigazione (ma non dicendo degli shorts abbassati). I miei genitori avevano approvato completamente i metodi del professore, così c’era da aspettarsi la fustigazione. Finalmente ebbi il permesso di andare. Salii a mettermi gli shorts stretti ed a guardarmi il culo nello specchio. Bene. Niente segni. Afferrai sandali, asciugamano e costume da bagno e scappai via.
    
    Mi avviai lentamente verso la cabina guardando i maschi che incontravo. Ce n'erano due possibili: ...
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