1. Estate veneziana - Capitolo due


    Data: 27/06/2023, Categorie: Hardcore, Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... pene stava crescendo. Feci scivolare via il mio e mi inginocchiai davanti a lui, prendendo il suo costume da bagno dalle sue mani e facendolo scivolare via completamente.
    
    “Dobbiamo conoscerci, Homani. Va bene?” Lui per metà scosse e per metà accennò col capo. Quando misi le mani sui suoi testicoli si tirò indietro. “Hai avuto altri ragazzi?” Lui scosse la testa. “Ma ti masturbi?” Lui mi guardò interrogativamente. Io mossi la mano su e giù.
    
    “Oh, sì, ma non è permesso nel mio paese. È male farlo tra uomini.” Notai che per tutto il tempo stava guardando il mio inguine, non la mia faccia. “Ora dovrei andare!”
    
    “Non ancora, Homani. Ti mostrerò quanto divertimento possono avere insieme due ragazzi. Quanti anni hai?”
    
    “Quasi diciassette.”
    
    “Oh, sembri più vecchio. Sono contento dato che io ne ho quindici.” Mentre parlavo gli carezzavo i testicoli, consapevole che il suo pene ora era completamente eretto. Per un ragazzo di diciassette anni i suoi genitali erano notevolmente sviluppati. Mi inginocchiai in mezzo alle sue gambe larghe e leccai la sua erezione dalle palle alla punta.
    
    “Ah, no, tu sei il diavolo, non dobbiamo.” Esclamò ma potevo dire dal suo brivido che sperava che continuassi.
    
    Mi fermai per un istante, “Homani, oggi potrai venire come non sei mai venuto prima. Domani potrai prendermi come se io fossi una ragazza.” Cominciai a leccargli il pene duro ed i testicoli mentre lui si contorceva nell'agonia e nell'estasi. Lui non sapeva se godere o ...
    ... allontanarsi; ma quando le mie attenzione cominciarono a fare effetto, si sdraiò e gemette di godimento. Mi fermai per un secondo e mi sdraiai su di lui, accarezzando il suo corpo e stringendo le sue natiche nelle mie mani. Succhiai i suoi capezzoli, con forza finché lui non si contorse, e poi spostai la mia bocca alla sua, spingendo la mia lingua nella sua bocca riluttante; improvvisamente lui si addolcì, mi ritornò il favore e rotolammo sul pavimento. Misi la mano sul suo pene, masturbandolo con forza, finché venne con un forte gemito, abbastanza forte da farmi preoccupare, avrebbe potuto essere sentito fuori. Ma non accadde nulla ed io cominciai a leccare il suo sperma dalla sua pancia liscia, dove era atterrato mentre gli ultimi fiotti uscivano dal suo cazzo che si stava rapidamente ammorbidendo. “Vedi, Homani, cosa due ragazzi possono fare insieme? Vuoi incularmi domani?” Lui si accennò piano col capo.
    
    “Pietro. Pietro, fallo ancora per favore!”
    
    “Vieni amico, andiamo a nuotare, poi vedremo quando torneremo!” Gli tirai il costume da bagno sopra l’inguine, poi il mio e lo tirai in piedi. Dapprima sembrava quasi drogato ma una volta che cominciammo a giocare nel mare, si riprese e ci divertimmo.
    
    “Vieni, Homani,” dissi dopo un po’ che stavamo giocando, “ritorniamo e divertiamoci un po'!” La velocità con cui tornò alla cabina dimostrava quanto voleva quel “divertimento.”
    
    “Pietro. Per favore, non sono ancora sicuro che noi...” Mentre parlava mi avvicinai togliendogli ancora una ...