Estate veneziana - Capitolo due
Data: 27/06/2023,
Categorie:
Hardcore,
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... un maschio più anziano che sembrava essere solo ed un ragazzo di circa 17 o 18 anni, era con la sua famiglia e mi guardò. Quando mi girai, lui abbassò gli occhi sul libro che stava leggendo e sulla sua faccia apparve dell’imbarazzo. Era magro, con una pelle un po’ scura e capelli neri di media lunghezza. Lo valutai e decisi. La sua famiglia consisteva di madre, padre e due sorelle, ambedue più vecchie di lui, ne ero sicuro, e loro probabilmente erano dell'Iran o di quella zona. Dovevo decidere un modo per sedurlo. Mi voltai e cominciai a camminare di nuovo verso il gruppo; lui stava girato verso di me, gli altri quattro mi davano la schiena. Andava benissimo per il mio scopo. Infilai una mano nei pantaloncini e mi strofinai poi mentre gli passavo vicino sporsi le labbra in un bacio. Decisi che era sufficiente per il primo giorno e sperai che fossero lì anche il giorno seguente. Poiché non stavano nella spiaggia di un hotel del Lido, probabilmente erano alloggiati a Venezia e pensai di seguirli. No, dovevo pensare a come fare per attirare la sua attenzione.
Sfortunatamente il giorno dopo a lezione prestai troppa attenzione a quel fatto e troppo poco al professore, voglio dire che alla fine della seconda ora avevo già sommato cinque segni. Mi alzai, lasciai cadere i pantaloncini ed aspettai i tre colpi, provando ancora una volta quella sensazione di calore. Ben presto capii che i segni venivano assegnati molto casualmente, era ovvio che al professore piaceva il culo nudo ...
... dei ragazzi e frustarli! Comunque feci un piano per prendere in trappola il mio prossimo maschio!
Avevo in cabina delle palle con cui giocare sulla spiaggia e quel pomeriggio mentre stavo passando vicino al mio prescelto “accidentalmente” la feci rimbalzare addosso a lui. “Oh, pardon, signore. Mi scusi. Vuole venire a giocare?” Lo tentai. Vidi il ragazzo guardare suo padre e lui accennò col capo. Il ragazzo si alzò e si avvicinò.
“Ciao. Io mi chiamo Homani.” e allungò una mano. Mi fece piacere notare che parlava un buon inglese.
“Ciao Homani. Io sono Pietro.”
“Sei di Venezia?”
“Sì. Vieni Homani, andiamo a giocare!” Scappammo via ed io dissi: “Prima andiamo nella mia cabina, Homani. Ci racconteremo uno dell’altro.” Ora eravamo fuori della vista della sua famiglia ed io strisciai significativamente una mano sul suo costume da bagno.
Mentre rispondeva sembrava un po’ diffidente: “Io penso, Pietro, io penso... sì. Ti seguo.” Quando arrivammo alla mia cabina entrammo ed io chiusi la porta dietro di lui. Lui si fermò nella luce fioca dell'interno, ma io potevo vederlo chiaramente. Misi le mani sulle sue anche e lentamente gli tirai giù il costume da bagno mettendo in mostra la sua giovane asta. Era circonciso, il primo che vedevo, (ma non l'ultimo!), ed i suoi peli pubici erano scuri, come quelli della sua testa ma molto di più. Lui si tirò indietro: “Co... cosa stai facendo?” Fece un tentativo esitante di tirarsi su il costume da bagno, ma potevo vedere che il suo ...