Alessandra e geova 13 e 14
Data: 31/07/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Nuovo Eliseo91, Fonte: EroticiRacconti
... soddisfazione. Arrivare alla veneranda età di cinquant'anni per fare un pompino. Carlo era soddisfatto. Era riuscito nell'impresa di far succhiare il cazzo ad Angela. Non era brava come Alessandra ma se la cavava comunque bene. Il talento era sicuramente nel DNA di quella famiglia, tutti e tre sapevano succhiare il cazzo, chi più, chi meno. Angela succhiava, voleva godersi fino in fondo quella prima esperienza orale. Era come mangiare un gelato per la prima volta. Carlo la istruì su come ricevere la sborra quando fosse venuto, le tenne la testa tra le sue possenti mani e riversò un rivolo di sborra, anche se non copiosa nella bocca della donna. Angela sulle prime rimase un po' sorpresa, per l'intraprendenza del marito e per la conoscenza di quelle pratiche sessuali da parte di Carlo. Il sapore del cazzo del marito non era malvagio, anche se l'odore forte del pisello l'aveva un po' intontita. Le era piaciuto molto anche il sapore dello sperma, si leccava le labbra e si leccò pure quel poco di sborra che le era rimasto fuori dalla bocca.
Carlo era visibilmente soddisfatto e compiaciuto.
Tutta la tensione del periodo si era sciolta in quella sborrata.
Angela si rimise in ordine, doveva continuare a cucinare, bevve un bicchiere d'acqua dal rubinetto per levarsi via lo sperma appiccicoso rimasto in bocca e guardando il marito si chiese dove cazzo fosse stato il marito in questi anni. Era veramente tanto tempo che Carlo non mostrava così tanta attenzione e passione ...
... sessuale nei suoi confronti.
Si guardavano come non si erano mai guardati da quand'era nata Alessandra.
La fiamma era tornata a bruciare nei loro corpi, per quanto non era dato saperlo, ma quel giorno, il cazzo di Carlo aveva dato nuovamente linfa vitale, e non solo sborra, alla vita sessuale della moglie.
Si avvinghiarono nuovamente e fecero l'amore sul tavolo della cucina, in salotto, sul letto, scoparono fino a quando ci fu un briciolo d'energia in corpo.
CAPITOLO 14
Gabriele aveva appena finito di pronunciare il discorso pubblico. Uno scrosciante applauso riempì le pareti della sala come fosse stato in un palazzetto dello sport a sentire un concerto. Si sentiva davvero orgoglioso del discorso fatto, era una degli oratori più in gamba della circoscrizione, riusciva sempre a catturare l'attenzione del pubblico. All'ultimo momento era stato chiamato per sostituire il fratello che doveva fare il discorso in quella congregazione. Come sempre gli capitava in quelle situazioni aveva accettato, era sempre bello sentirsi importante, riuscire a stare sul podio e farsi “ammirare” e “idolatrare” dagli altri testimoni di geova. Sceso dal podio aveva ricevuto un sacco di pacche sulle spalle, alcune affettuose, alcune di circostanza.
Guardò la sua famiglia, seduta nel bel mezzo della sala. Erano come sempre orgogliose del “papà”.
Era un anziano importantissimo nello scacchiere dell'organizzazione, aveva il potere decisionale sulla maggior parte delle questioni “di ...