Tutta colpa dell’epatite? 1
Data: 26/06/2023,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... sedette sul bordo del letto, con lui di fronte in piedi, ed aggredì i ventidue centimetri di cazzo che gli esplosero in faccia; ‘è solo sesso’ pensò tra se e se; mise in atto tutta l’abilità che aveva appreso dal marito e leccò i coglioni tenendo il cazzo ritto contro il ventre; li prese in bocca uno per volta e li succhiò con devozione; passò poi all’asta e la leccò dalla radice alla punta, alla quale si dedicò con passione giocando col frenulo e col meato strappandogli gemiti di piacere.
Atteggiò la bocca a figa stretta e fece entrare lentamente e lussuriosamente il cazzo; lo guidò con la lingua contro il palato e se lo passò per tutta la cavità orale; lo spinse verso la gola e succhiò con forza; lui cominciò a scoparla in bocca fino all’ugola, scatenandole principi di asfissia; prese tra le mani la parte che restava fuori dalla bocca e regolò la penetrazione in modo da godere e da farlo godere; quando si avvicinò l’orgasmo, gli strizzò i coglioni, come faceva con Roberto.
Lui la spinse sul letto e le piombò sulla figa; riprese il cunnilinguo interrotto e lei si sentì strappare dalle viscere scosse continue di piacere; sborrò almeno due volte; la fece ruotare e la mise carponi; riprese a leccarla, da dietro, su tutta la parte, infilando continuamente la lingua nella figa e nel culo; lei rabbrividì perché non si sentiva sicura della pulizia anale; ma non si mosse; ‘quel che non ammazza, ingrassa’ pensò; e si lasciò leccare a lungo.
Sapeva che non avevano molto ...
... tempo; lui doveva ancora concludere il controllo e lei doveva sistemare la casa prima di uscire per andare al lavoro; sgusciò via, si distese a gambe divaricate e braccia aperte; lui capì l’invito e le montò addosso; addirittura scompariva sotto il suo corpo enorme; sentì il cazzo scivolare lungo le cosce e arrivare alla figa; lo guidò con la mano e se ne riempi fino a sentire dolore contro l’utero.
Lui era al massimo dell’eccitazione; le chiese se poteva venire dentro; avutane conferma, l’avvertì che avrebbe sborrato in poco tempo; lei infilò una mano tra le cosce e si masturbò mentre lui la montava selvaggiamente; sentì lo spruzzo della sborra contro l’utero mentre il ventre le scoppiava in un orgasmo feroce; si abbatterono uno sull’altro privi di energia; quando si furono un poco ripresi, lei lo sollecitò a concludere il lavoro per cui era venuto e andò in bagno a lavarsi.
Una flebile vocina dentro le suggeriva che aveva fatto una grossa porcata; ma un’altra, più energica, le ribatteva che era stato solo sesso, che stava lavando ogni traccia e che sarebbe stato un inutile tormento parlarne al marito; non erano neppure corna, in fondo, perché non c’era stato amore e non doveva sentirsi offeso se lei si era fatta passare un capriccio; era, in fondo, lo stesso che se fosse andata a mangiare un gelato particolarmente caro; alla fine, nessuno si faceva male e aveva goduto.
Con questa convinzione, uscì di casa, verso l’una, dopo che si era fatta una lunga doccia, quasi a ...