Tutta colpa dell’epatite? 1
Data: 26/06/2023,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... controllo periodico della caldaia; Mara, però, se ne era completamente dimenticata; aveva turno pomeridiano, dalle due alle dieci, mentre Roberto aveva montato alle sei e sarebbe rientrato poco dopo le due.
Il suono del campanello fece saltare la ragazza nel letto dove si crogiolava beata; secondo le sue abitudini, in quella stagione, dormiva nuda; infilò alla meno peggio una vestaglia leggermente trasparente che teneva all’attaccapanni dietro la porta ed andò a spiare; quando riconobbe dalla tuta il tecnico che aspettavano, fu presa dal panico perché non aveva predisposto lo spazio.
Aprì e si trovò di fronte a un autentico tronco di pino, un omone forse di un metro e ottanta, robusto e muscoloso, bello da fare paura con i capelli biondi e gli occhi azzurro mare; lo guardò incantata e riuscì a malapena a balbettare un ‘buongiorno’ e ‘prego, si accomodi’; gli indicò la cucina dove la caldaia era sistemata e gli trotterellò intorno scusandosi per non avere liberato l’area; quando l’altro si mise al lavoro, gli propose un caffè; il tecnico accettò con un sorriso a trentadue denti.
Preparò il caffè e si dispose a prenderlo con lui, visto che ancora non l’aveva fatto; mentre dicevano stupidaggini di rito, non smetteva di squadrarlo tutto e incantarsene; per la prima volta nella sua vita, l’idea di una scopata con uno sconosciuto si affacciò perversa; trovò mille motivazioni per giustificarsi, prima di tutto la voglia che le era montata; poi si diceva che, in fondo, una ...
... scopata non lascia tracce, se non si confessa; era solo sesso, non toccava l’amore e poteva anche farsi senza patemi.
La malizia, che le era forse connaturata, la spinse a muoversi sinuosamente facendo in modo che la vestaglia svolazzasse e scoprisse parti intime del corpo; il mimo durò qualche minuto; il momento cruciale venne quando il tecnico si dovette infilare sotto il lavello per controllare le valvole di apertura del gas e dell’acqua; invitata a manovrare i rubinetti, si sistemò a bella posta a cavallo delle gambe di lui steso per terra che, rialzandosi, non poté fare a meno di avere in faccia la figa col biondo pelo raso.
Istintivamente, portò le mani ai lati esterni delle cosce e salì fino ad abbrancare le natiche piccole e sode che strinse appassionatamente; intanto accostava la bocca alla figa e leccava amorosamente le grandi e le piccole labbra; catturò il clitoride tra due dita e lo masturbò, lo prese fra le labbra e lo succhiò vigorosamente, infilò la punta della lingua e diede il via ad un cunnilinguo veramente divino.
Lei non lo respinse come sarebbe stato logico; anzi, gli prese la nuca e premette la testa con forza fra le cosce godendosi intensamente le leccate; quando sborrò, dovette appoggiarsi con le mani al lavello, tanto fu forte l’emozione; lo accarezzò dolcemente, lo prese per mano e lo guidò al letto ancora caldo dei corpi, suo e di suo marito; lui si sfilò la tuta e, poiché faceva caldo, esplose in tutta la sua statuaria nudità.
Mara si ...