Tutta colpa dell’epatite? 1
Data: 26/06/2023,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
Mara e Roberto erano nati e cresciuti, fino alla maggiore età, in uno dei tanti paeselli arroccati alle falde del’Appennino, non molto lontano dalla grande città, dove lui aveva concluso il ciclo delle scuole superiori mentre lei si era fermata a mezza strada; erano poi stati attrattati dal sogno della città ed erano quasi scappati alla prima occasione utile, la notizia di assunzione in una neonata fabbrica di operai più o meno forniti di specifica cultura professionale.
Roberto, Roby per gli amici, un ragazzo dal fisico notevole educato dalla vita all’aperto e quindi dal colorito roseo, vagamene abbronzato per natura, capelli crespi e neri, ribelli al pettine ed al barbiere, sguardo aperto, socievole, insomma il classico bel ragazzo italiano, a poco più di diciotto anni, con un diploma da perito tecnico, andò come operaio di linea, ben determinato a fare l’impossibile per crescere, affermarsi ed arrivare ad avere una solida famiglia.
Mara dovette attendere due anni per arrivare anche lei all’agognata soglia della maggiore età, superata la quale, fece pressioni sull’eterno fidanzato per trovare l’occasione per entrare anche lei nella stessa fabbrica; Roberto, aveva cominciato a frequentare gli ambienti del Sindacato e si era fatto notare per la sua volenterosa partecipazione alle attività, dalle manifestazioni di lotta alle iniziative della Protezione Civile.
Gli riuscì facile, quindi, avere tra i primi il sentore degli spazi nuovi per l’occupazione che, in quegli ...
... anni felici, si realizzavano; fu ben contento di far venire in città la sua fidanzata per essere assunta anche lei come operaia di linea nella stessa ditta; personalmente, la felicità era indicibile, perché ne aveva fino alla nausea di vivere da solo in un appartamentino già predisposto per una coppia; la presenza di Mara gli garantiva una serenità ambita e perseguita a lungo.
Lei però non era ’scesa’ in città con le stesse nobili intenzioni; quello che le interessava era soprattutto poter gestirsi la vita, sentirsi libera di agire e in particolare entrare in contatto con le novità che arrivavano dal mondo della moda e della società, anche se spesso giungevano in ritardo, perché pur sempre di una città di provincia si trattava; l‘idea di una dimensione nuova rispetto ai confini ristretti del paese la galvanizzava.
Alta, ben piantata, bionda naturale con una chioma che le arrivava alle spalle, il viso limpido e perfetto nei tratti, due occhi azzurri che incantavano, godeva molto a poter esibire con sicurezza un seno matronale, sodo e impettito che spingeva in avanti due capezzoli osservabili anche attraverso le più caste camicette o magliette; e lei faceva di tutto per sottolinearlo; i tacchi alti, che poteva finalmente sfoggiare senza censura, portavano al cielo un culo favoloso, sostenuto da due gambe perfette.
Lo scopo principale della sua giornata, esaurita la noia di timbrare il cartellino e stare otto ore a una macchina, era quello di impigrire a letto, prepararsi ...