1. La suocera – 8


    Data: 31/07/2018, Categorie: Etero Tradimenti Voyeur Autore: Effebi, Fonte: RaccontiMilu

    ... gradita. Era cominciata un’altra interessante giornata.
    
    Salutate le donne, mi misi comodo al solito e cominciai la mia giornata lavorativa con la solita routine. Presi un caffè alle 10,30 (mi sentivo più stanco del solito) e preparai la mia solita pausa. Presi il lubrificante dalla valigia, ma questa volta non la fleshlight. Trovato quello che mi interessava, mi misi comodo e oliai bene il mio arnese, cominciando a scivolare su e giù, lasciando che la cappella gonfiasse piano piano. Sullo schermo, una donna molto simile a mia suocera si faceva leccare una topona pelosa e fulva. Ero in visibilio e andai aumentando la velocità della mia sega. Non mi accorsi che, nel frattempo, qualcuno era entrato in casa. Mia suocera era entrata in casa, in costume, forse per andare in bagno. Era passata dallo studio che confinava con il suo bagno e mi aveva visto. Facendo molto silenzio, si era fermata a guardare la scena. Io mi segavo guardando una donna che le somigliava parecchio. Non perse molto tempo ad identificare un’opportunità: scostò le mutande del costume e liberò i seni, cominciando a carezzarsi la fica pelosa. Non durò molto. Decise di avvicinarsi, ancora silenziosamente, poi, giunta molto vicina, diede un colpetto di tosse. Saltai in aria e appena la vidi, mi nascosi il cazzo alla meno peggio tra le mani: “Francesca!” – rabbrividii – “scusami, non ti avevo sentito!” – la guardai meglio era mezza nuda che mi guardava. “Vedo che ti stavi dando da fare…” – “Eh…” – ...
    ... “Interessante il soggetto, lo trovo… somigliante” – “ehmmm” – ero rosso fuoco, ma non capivo perché fosse mezza nuda – “che dire, scusami!” – “non ti scusare… mi stavo molto divertendo, in realtà…” – restai impietrito ed eccitato – “ Ti piace quello che vedi?” – ero ancora impietrito e di pietra era anche il mio cazzo, mentre lei appoggiava le mani al bracciolo del divano dello studiolo, favorendomi la visuale del suo culo nudo e del pelo della sua micia. “oh… cazzo…” – mi alzai, quasi come un automa – “questa volta ti prendo.” – mi avvicinai a lei. Ero come spersonalizzato e contestualmente consapevole. Avvicinai il mio cazzo pulsante al suo culo lentamente e potevo sentirne tutto il calore aumentare, man mano che mi avvicinavo. Abbassò il busto, a favorire la penetrazione, era pazzesco, eccitante, sbagliato e per questo ancora più eccitante. Avvicinai la cappella al suo segreto, strofindandola al pelo umido e schiudendo quella fica così calda ed accogliente. Lei già gemeva e tremava. Se io ero eccitato, lei lo era ancora di più. Entrai lentamente, godendomi ogni centimetro di quell’esperienza, fino a penetrarla completamente, facendo aderire i miei testicoli gonfi al suo clitoride. La cinsi dai fianchi, strizzandole il culone così burroso e fragrante, poi allargandolo, per avere la visuale del suo ano. Mi ritrassi piano, quindi di nuovo cercai di penetrarla più a fondo. Miagolò dal piacere e la sua fica sprizzava umori, che colavano sulle mie palle ed accrescevano la mia eccitazione. ...
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