1. La fede d'onice


    Data: 21/06/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: PassivoOspitale85, Fonte: Annunci69

    ... istanti a farlo, il condom scivola e aderisce perfettamente a quel cazzo, senza lasciare alcuna grinza, ma riesce a rivestirlo solo per 3/4, forse nemmeno.
    
    AH! Sapevo che era più di diciannove cm.
    
    Quella vista mi eccita, ravvivando la fiamma; mi accorgo di aver ben tre delle mie dita completamente piantate nel culo, senza avvertire alcun fastidio. Entrano ed escono in scioltezza.
    
    So che questo non basta, per quel cazzo, che richiederà una dilatazione ben più ampia, ma non posso tergiversare oltre.
    
    Mi sento ancora teso, e so che questo non faciliterà le cose per il mio culo; ma i tuoi occhi, quello sguardo che già prima mi metteva a disagio, ora inizia a manifestare impazienza.
    
    Mi avvicino, faccio colare del lubrificante sul tuo cazzo.
    
    Non hai alcuna reazione.
    
    Distribuisco il lubrificante su tutta la lunghezza del tuo cazzo, massaggiandolo.
    
    Continui a fissarmi senza dire o fare nulla.
    
    Apro le gambe e mi siedo sopra di te; il tuo cazzo mi si insinua fra le natiche, ed è scivoloso a causa del lubrificante.
    
    Lo impugno saldamente, e mi sollevo fino a sentire la cappella contro il mio buco.
    
    Sarebbe d’aiuto se almeno usassi una mano per tenere fermo il tuo cazzo, anziché farmi fare tutto; ma no, hai deciso di continuare a fare la statua e a fissarmi con quei cazzo di occhi alteri.
    
    Sai che c’è? Vorrei mollarti un pugno in faccio e mandarti a fare in culo.
    
    Ma non lo faccio. Perché ti voglio, perché mi ecciti. Perché mi fai sentire come quando ...
    ... avevo 17 anni, ossia insicuro.
    
    Hai un potere su di me che non ti ho concesso, ma che eserciti con efferatezza.
    
    So che è inutile provare a fare piano, lentamente; farà male comunque, almeno all’inizio.
    
    Do un colpo di reni e faccio entrare interamente la cappella.
    
    Non è stato piacevole, ma neanche doloroso.
    
    Ora viene la parte cruciale, perché mi conosco, e so che se dilato con troppa forza il culo, avvertirò un dolore estremamente acuto, che comprometterà la penetrazione. Il dolore scemerà, certo; ma renderà faticoso e permanentemente fastidioso tutto il rapporto.
    
    Devo scendere piano, lasciando che il culo ceda alle dimensioni imperiose e invasive di questo cazzo; deve aprirsi senza essere sforzato eccessivamente. Superata questa fase, potrò tranquillamente scendere e farlo penetrare tutto, senza alcun fastidio. Anzi, è allora che inizierò a provare piacere.
    
    Poi dovrò fare attenzione a non farlo uscire troppo rapidamente, perché la “retromarcia” può essere assai dolorosa, ma basterà fare tre o quattro manovre per abituarmi, e a quel punto potrò fare su e giù su quel cazzo gemendo di piacere, sentendomi pieno.
    
    I miei piani vanno in frantumi nel momento in cui tu decidi di afferrarmi le chiappe con le mani, stringerle e allargarle per poi dare un inaspettato colpo di reni e spingermi il cazzo su per il culo, attraendomi a te nel contempo.
    
    Quello che provo è la pura essenza del dolore fisico.
    
    Una scarica di tormento attraversa tutto il mio corpo, in un ...
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