NORA E IL SUO SEGRETO
Data: 14/06/2023,
Categorie:
Maturo
Autore: giessestory, Fonte: xHamster
... primo ... –
- Ne parleremo un’altra volta ... se mai ci sarà. – rispose Nora senza più allegria –
Adesso è tardi, vai, te ne prego ... non mettermi in imbarazzo. –
E senza aggiungere altro lo accompagno dolcemente, ma con fermezza alla porta.
- E’ stato meraviglioso, Mauro, ma adesso, addio. – e chiuse in fretta l’uscio per non commuoversi, o peggio, per non cadergli ancora tra le braccia.
Mentre ritornava in cucina, sentì annaspare alla porta, come un cane che volesse entrare ... ma decise di non rispondere a quel tentativo così infantile.
Non poteva e non doveva: questa era la sua vita!
Non poteva certo immaginare che Mauro strisciava le dita sulla porta perché non riusciva ad emettere nemmeno un lamento.
3
Circa mezz’ora dopo, puntuale come sempre, rientrò il marito.
Poggiata la borsa sulla vecchia scrivania dello studiolo, si lavò le mani, si cambiò e come al solito, si sedette al tavolo della cucina.
- Non ho avuto tempo, oggi – disse Nora, fredda – Sto scaldando le linguine e vi ci metto sopra un po’ di pesto. –
L’uomo capì che non era giornata, ma ormai ... non ci faceva più neppure troppo caso. Sapeva che, se mangiava ancora bene, lo doveva alla fortuna di avere Marco, il figlio grande, ancora in casa.
Si incollò al televisore senza lamentarsi.
Marco, invece, arrivò molto più tardi del solito e Nora gli servì la pasta, che aveva coperto, per non farla freddare, mentre suo padre aveva appena terminato la frutta.
- Volevo ...
... aspettarti ... – disse il padre – ma poi. Sono passate le due! –
- Come mai così tardi? – chiese Nora, più per distrarsi dal suo torpore che per vera curiosità.
- Un casino ... – disse il ragazzo – mi sono trovato in mezzo a un bordello ... proprio qui sotto. Cazzo! –
- Ma ch’è stato? – disse il padre, facendosi più attento e anche Nora si riscosse.
Il giovane, visibilmente turbato, si lavò le mani sotto il rubinetto del lavello, come se stesse raccogliendo le idee.
- E’ successo qualcosa? – chiese la madre.
- Ma no ... niente a me, però ... – si vedeva chiaramente che Riccardo era veramente scosso.
Sedette, ma senza mangiare.
I genitori pendevano dalle sue labbra.
- Ma niente ... però, incredibile. – iniziò, per sfogarsi – io ero qui già all’una, forse anche prima di te, papà.
Ma mentre scendevo dalla moto mi è praticamente venuto addosso uno ... un vecchio, insomma non tanto vecchio ... un uomo. -
- Hai avuto un incidente? – chiese Nora, ormai apprensiva, riguardo le sorti del figlio.
- Ma no, mamma – disse Riccardo – L’uomo non era in macchina, era a piedi, mi si è quasi buttato addosso ... dice: “Per piacere portami via ...” Io sono trasalito, a vedermelo così vicino, ero sorpreso ... confuso.
“Portami lontano da qui, per pietà ... Ti pago, ma allontaniamoci da qui, sto male!” “Vi chiamo l’ambulanza?” gli ho detto. E lui dice di no, insiste: “Portami via, portami via ... ti pago”.
“Ma dove?” gli dico, sempre più confuso ... anche ...