1. NORA E IL SUO SEGRETO


    Data: 14/06/2023, Categorie: Maturo Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    ... fiato.
    
    Mauro aveva le mani libere, intanto, e spadroneggiava sul suo corpo, facendo scempio dei seni, della pancia bianca e della vulva, che la donna, inarcata, spingeva verso l’alto.
    
    Lui le mise in bocca i coglioni, poi, divaricate le gambe all’inverosimile, la agganciò con due dita nella fessura, tirando verso l’alto come un amo, con i polpastrelli infissi nel punto “G”.
    
    Nora era bagnata da fare schifo ... da buona donna di casa si chiese come avrebbe fatto a pulire i suoi umori dal divano, specialmente quando Mauro, rimessole in bocca il cazzo, si abbassò sulla vagina per spennellarla con la lingua.
    
    I liquidi dei due colavano tra le chiappe di Nora, irrorandole l’ano.
    
    Come facevano ai bei tempi, quasi tutti i giorni, l’uomo si sedette su una sedia che gli capitò a tiro e Nora, leggendogli il pensiero, andò ad abbracciarlo ... lei sapeva cosa gli piaceva.
    
    Aprì le gambe mentre gli stringeva il collo con la sinistra: l’altra mano cercò il perno di lui e si indirizzò la capocchia, esposta, tra le grandi labbra bagnate.
    
    Si penetrò da sola, mettendoci tantissimi, lunghi, istanti.
    
    Il cazzo di Mauro era grosso e durissimo, lei piccola e minuta, si sentì sventrare mentre ci scendeva sopra, accogliendolo in figa.
    
    Una volta dentro, dopo una chiavata di alcuni minuti, Nora volle godersi quella nerchia come piaceva a lei ... abbracciò Mauro e lo strinse tutto a se.
    
    Mentre si baciavano con le lingue invasate, Nora danzava sul perno, roteando il ...
    ... bacino.
    
    Sentendolo pressare da tutte le parti, la donna venne, in un lunghissimo desiderato, orgasmo.
    
    Come ai bei tempi, urlò, respirò, mugugnò, ma soprattutto pianse, con i singhiozzi, mentre veniva.
    
    Ma Mauro si ricordava bene di lei, in ogni particolare, e non se ne curò, anzi.
    
    Stringendolo al petto, Nora sussurrava al suo amante:
    
    - Che mi fai fare ... che mi fai fare! – e intanto non si stancava di baciargli il volto e le labbra.
    
    - Sono vecchia, vero? Sono brutta ... – gli disse, delicatamente, con tutta l’amarezza degli anni perduti.
    
    - Sei il mio amore ... l’unico: come potresti mai invecchiare, tesoro mio? – rispose Mauro, godendosi ogni tratto di lei.
    
    Nella penombra, sembrava che il tempo si fosse veramente fermato. I tratti della donna, la sua pelle cedevole, le sue forme, erano ancora, per lui, quelli della sua “ragazza”.
    
    Il viagra aveva un effetto meraviglioso, lui non lo aveva mai preso, non avrebbe potuto ... invece si sentì uno sciocco.
    
    Il membro era duro senza incertezze, foraggiato dal piacere di avere ritrovato lei, Nora, la donna che portava nel cuore da tanti anni.
    
    Lei scese dal suo grembo:
    
    - Vieni, amore – disse prendendolo per mano – ti voglio nella mia camera da letto. –
    
    Stesi sul letto, fianco a fianco, nudi, ricordarono alcuni degli episodi più spassosi della loro giovinezza ... le risate di lei partivano cristalline, semplici, come una volta.
    
    Nessun accenno, mai, ai torti, ai litigi, ai momenti bui e ... agli anni passati, ...
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