1. Violagode, capitolo 4: la cameriera


    Data: 13/06/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: bettatroietta, Fonte: Annunci69

    ... ospiti si sono tolti pantaloni e mutande. Il moro ha una gran bella dotazione, ma il biondo… è un vero superdotato! Anche se non è completamente in erezione vedo un cazzo lungo, largo, con una bella cappella che sembra fatta apposta per penetrare.
    
    “Guarda questa troia come si è eccitata a guardarti il cazzo.” Commenta l’amico. E’ vero, mi sto già bagnando. L’orgasmo della mattina non è ancora passato del tutto, è incredibile, sono in uno stato di eccitazione come la prima volta in cui ho chiesto al mio fidanzatino del liceo di potergli succhiare il cazzo.
    
    “Cominciamo da te allora!” Sento commentare. Il biondo va a sedersi in poltrona allargando le gambe. Io mi inginocchio davanti a lui e prendo quel bel cazzo in mano. Puzza. Puzza terribilmente. Ma la troia che è in me non si spaventa – anzi – e comincio a leccarlo, appena è duro provo a prenderlo in bocca, ad affondare ma non riesco.
    
    C’è una risata generale. “Questa bocchinara non riesce a farti la gola profonda!” “Che delusione.” “Non preoccupatevi, ragazzi, abbiamo tutto il pomeriggio e la sera per insegnarle come si fa.”
    
    Io nel frattempo ho pulito il cazzo, “ecco signore, se non le dispiace alzare un po’ le gambe le pulisco anche il culo.”
    
    Così faccio, non provo ribrezzo, o meglio lo provo ma non mi interessa, sono talmente eccitata che la mia lingua si muove da sola. Dopo tocca anche all’altro, che ripulisco avidamente dal sudore e dal piscio stantio.
    
    “Prima di incularcela pranziamo, va bene?” ...
    ... Propone il padrone di casa.
    
    I quattro si mettono a tavola, io servo loro da mangiare, verso lo champagne nei bicchieri. Ogni volta che mi chino sento delle dita stringermi le chiappe e infilarsi nell’ano o nella figa, alle volte mi strizzano le tette, sensibilissime dopo il trattamento mattutino ai capezzoli. Ogni volta rispondo con “grazie, signore.” Il ragazzo gira attorno alla tavola riprendendo la scena.
    
    Una volta messo in tavola il dessert uno dei due chiede: “La zoccola non mangia?”
    
    “No, la teniamo a stecchetto oggi,” commenta Mario, “hai sentito schiava? Oggi ti nutrirai solo di sborra.”
    
    “Certo signore, grazie signore.” Faccio io, riportando poi il vassoio vuoto in cucina.
    
    Il ragazzo con la machina da presa mi segue e chiude la porta. Io appoggio il vassoio e quando mi giro lui si è tirato giù i pantaloni. “Hai sete? È da ieri che sono tremendamente eccitato guardandoti, ho le palle che esplodono.”
    
    “Volentieri.” Rispondo io inginocchiandomi e cominciando a spompinarlo. Lui si appoggia al tavolo ed in meno di due minuti mi versa in bocca una notevole quantità di sborra che ingoio avidamente.
    
    “Torniamo di là,” suggerisce lui chiudendosi i pantaloni.
    
    “Posso servire il caffè?” Chiedo io ai commensali.
    
    “Aspetta.” Mi dice il biondo superdotato. “Vieni qua.” Mi avvicino e lui mi prende una chiappa con una mano, stringendo forte. “Prima del caffè voglio incularti.”
    
    L’eccitazione scatta nel mio petto. “Certamente signore.”
    
    Mi prende per la coda di ...
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