Masturbation fantasies: L’ultima sera della gita - Racconti Erotici

Masturbation fantasies: L’ultima sera della gita

... proseguì “Oh ma poi tu dov’eri tra l’altro? Noi siamo andati dritti a prender le birre ma pensavamo che ci raggiungessi.”

Andrea aveva un sorriso compiaciuto, mentre Massimo la guardava leggermente sorpreso; sentiva che si era persa qualcosa che loro due sapevano e lei no.

“Non gliel’hai detto?!” chiese Massimo rivolto ad Andrea.

Lui fece spallucce.

“No cioè, fagli vedere cos’hai rimediato, subito”.

Andrea eseguì l’ordine: prese il suo zaino da sotto il letto e lo aprì, tirando fuori un mucchio di quelle che sembravano essere vecchie riviste. Valeria guardò la prima copertina sulla cima del mucchio e sul momento pensò di aver visto male; si avvicinò per confermare, trovandosi davanti a una foto decisamente vintage di una mega tettona a poppe al vento coi capelli cotonati, circondata da varie scritte di copertina che promettevano scopate incredibili e, prevedibilmente, tette giganti.

“Cioè scusa, hai preso un botto di vecchie riviste porno?!”

“Eh si” rispose Andrea laconico

“Figa che porco” si intromise Massimo ridendo.

“Ma dove le hai trovate?”

“C’era un tizio al mercato che le vendeva, erano mezze nascoste ma le ho beccate. Mi ha pure fatto storie perchè non credeva che avessi almeno diciotto anni”

“Al mercato? Ma era tipo a un chilometro”

“Eh si. Poi vi ho raggiunti dopo”

“Vabbè, sei un drogato”

“Abbastanza”, le rispose con flemma.

Valeria era ancora incredula, mentre Massimo aveva iniziato a scorrere le varie copertine “Su, fa ...

... vedere il bottino...oh figa guardate, Selen!” Ne sollevò una su cui svettava una bionda in lingerie con la passera al vento. Ad una rapida occhiata, sembravano essere tutte riviste italiane di più di vent’anni fa.

Anche Andrea iniziò a guardarle distrattamente.

Valeria, sempre incredula, continuò :”Ma scusa, chi cavolo compra le riviste porno, che c’è internet?”

Andre rispose serio: “Và che è vintage sta roba, questa è arte”.

“Ma arte de che?”

“Dai, partecipa anche tu a questo momento da veri uomini” Massimo le passò un plico di tre o quattro giornali. Lei, stordita dalla situazione oltre che dai bagordi a cui si erano dati, le prese in automatico aprendo la prima ad una pagina a caso.

“Cioè, primo va a cagare, secondo...ma questo è un tripudio di cazzi”

“Ma và, è pieno di fighe” ribattè Massimo.

“No cioè, se conti la quantità di cazzi è molto superiore alle tette, praticamente sono riviste gay”.

“Guarda che è gay solo se le palle si toccano” precisò Andrea.

Continuò a sfogliare, cercando di non pensare al fatto che erano riviste usate. Una muraglia di membri maschili infilati ovunque in corpi femminili le si parò di fronte agli occhi pagina dopo pagina. Iniziava sentirsi un po’ strana e preferì ributtare il plico sul suo letto prima di sedersi di nuovo. I suoi due amici invece erano persi in quel mondo di erotismo stampato; scambiò un’occhiata furtiva con Cantinelli, che sembrava essersi reso conto per un istante di cosa stava succedendo, prima ...