Danilo e federico - parte i: sul campanile (11)
Data: 01/06/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: vgvg91, Fonte: Annunci69
... mentre Danilo era impegnato nella seconda conferenza, fui libero di girare per la città in autonomia. Le strade di Firenze brulicavano di persone: i bambini, in festa, lanciavano coriandoli, gridavano di gioia e si immedesimavano nei personaggi da cui si erano mascherati. Normalmente, tutto quel trambusto mi avrebbe irritato, ma il mio cuore era talmente leggero da lasciarmi coinvolgere con piacere da quell’atmosfera festosa.
Prima di separarci, Danilo mi aveva preannunciato di non aspettarlo per cena, un po’ mortificato. Così, tornai in hotel ormai distrutto per l’ininterrotto cammino, cenai e mi gettai di peso sul letto. Non mi accorsi nemmeno di essermi addormentato: fu solo quando sentii delle labbra premermi contro la tempia che mi riscossi dal torpore. Danilo mi osservava sognante, mentre ricambiavo lo sguardo con gli occhi semichiusi.
Come quella mattina, non fu necessario dire nulla: aprii le gambe e Danilo vi si frappose con il suo corpo meraviglioso. Prese a baciarmi il viso, la fronte, il naso, per poi scendere lungo il collo: ansimai di piacere, mentre l’uomo mi sfilava i vestiti con delicatezza. Ricambiai il trasporto sbottonandogli la camicia che indossava e passando maliziosamente una mano sul pacco, già pieno ed enorme. Danilo si sollevò per sfilarsi pantaloni e boxer: rimase nudo, con il suo cazzo davanti ai miei occhi che pulsava. Era lì per me, attendeva che lo accogliessi, così mi avventai su di lui e presi a leccarlo, inumidendo la cappella e ...
... tutta l’asta. L’uomo poggiò una mano sulla mia nuca e, delicatamente, fece una leggera pressione per invitarmi a prenderlo in bocca. Eseguii: era caldo e gonfio, notai, mentre centimetro dopo centimetro la cappella arrivò a solleticarmi l’ugola. Sollevai lo sguardo, continuando a pompare con vigore quel magnifico cazzone: Danilo mi scrutava rapito, penetrandomi con il suo sguardo profondo. Con la mano destra prese ad accarezzarmi il viso, poi mi diede un delicato buffetto che mi fece gemere. Repentinamente, l’uomo estrasse il cazzo, mi fece stendere sul letto a pancia in su, con la testa penzoloni lungo il bordo del letto e si mise in piedi sopra di me. Ripresi a ciucciare il cazzo da quella nuova prospettiva, ma Danilo mi bloccò la testa con entrambe le mani e lo inserì più a fondo che poté. Riuscii a sentire il suo sesso affacciarsi all’imboccatura del mio esofago, mentre dei conati sommessi lamentavano la fatica di accogliere quel palo enorme. Poi prese a scoparmi la gola con vigore, incurante delle lacrime che sgorgavano dagli occhi. Per non annegare, tossii e sputai un po’ di saliva, che andò a facilitare la lubrificazione del suo membro.
Vedendo che riuscivo a prendere con molta più agilità il suo cazzo, mi lasciò libera la testa e prese ad esplorare il mio corpo con le mani, fino ad arrivare al membro, duro e voglioso. Giocava con le palle, accennava una veloce sega, per poi passare alle mie cosce. Piegandosi su di me, me le allargò e mi accarezzò il buco con le dita. ...