1. Le quattro stagioni di Yuko


    Data: 27/05/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: Yuko, Fonte: EroticiRacconti

    ... compositore
    
    (https://www.youtube.com/watch?v=icZob9-1MDw)
    
    Si sentiva come i cristalli di quarzo che spesso trovava nelle fessure del granito, luminosi e trasparenti, dalle forme perfette e provocanti, o come i meravigliosi cristalli di dioptasio o di corindone, minuti e dai colori saturi e profondi, che contendevano ai berilli e ai granati le sfumature più cariche e profonde.
    
    Saliva sulle pareti senza più correre, saltare e volteggiare, ma cercando la grazia nei movimenti, il gesto bello ed estetico.
    
    E continuamente spiava di sottecchi i movimenti della ragazza bionda, per scorgerne le intenzioni e spiarne i desideri.
    
    L'altra intanto si arrampicava sulle rocce sopra di lei, lentamente, ma continuamente convergendo verso la sua vicina, pur rimanendo pochi metri più in basso.
    
    Le due si contemplavano e si corteggiavano, cercando di ben apparire nei movimenti armonici dell'arrampicata, mostrando e nascondendo i particolari del proprio corpo.
    
    Ora Yuko aveva piacere di esporre il seno, di onorarsi delle proprie linee e delle proprie curve, giocando con i propri capelli a coprirsi e scoprirsi, a mostrare il petto e il suo sorriso, a celare il pube o farne timido dono.
    
    E l'altra sembrava apprezzare e ripetere con gesti simili lo stesso rituale di corteggiamento, giocando con i propri capelli biondo oro, ammiccando e ricambiando sguardi maliziosi.
    
    Yuko arrampicava con grazie e senza fretta, sempre sbirciando che l'altra la stesse osservando, aspettandola se ...
    ... la vedeva in ritardo, in una danza di seduzione di cui si sorprendeva lei stessa.
    
    Si sentiva come Sheherazade di Rimsky Korsakov
    
    (https://www.youtube.com/watch?v=zY4w4_W30aQ);
    
    come la falce della Luna che poco prima del tramonto, anticipa di giorno in giorno il suo coricarsi, diventando via via più luminosa e più piena;
    
    come i papaveri nei campi di grano prossimi alla maturazione;
    
    come le alte cascate che si scompongono in schizzi e frammenti imitando il velo di una sposa;
    
    come il profumo intenso del ciclamino, del giacinto o del gelsomino.
    
    Trovò un cespuglio di caprifoglio giapponese, ne colse con delicatezza i fragili fiori bianchi e fucsia adornandosi i capelli; con germogli di timo selvatico si profumò le ascelle e il seno e con l'umido muschio si rinfrescò la vulva che sentiva gonfia e pulsante di desiderio.
    
    Come in un quadro di Gauguin dipinto in Polinesia, riluceva di colori caldi e invitanti, e finalmente, in cima a una scintillante placca di roccia compatta, le due donne si incontrarono.
    
    Furono sguardi eccitati e fibrillanti.
    
    Mani paurose di osare che cedevano quasi riluttanti, sciogliendosi in rispettose carezze.
    
    Dita perse in folti capelli.
    
    Carezze lungo la flessibile superficie di corpi sinuosi, come le bisce d'acqua di Klimt.
    
    Sfioramenti di labbra sempre più audaci, baci impazienti.
    
    Il delicato contatto tra i capezzoli, il serpeggiare di mani lungo monti di Venere per violare percorsi proibiti, poesie di umidi brillamenti ...
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