Cartomanzia – 7a parte – Stupire il proprio marito
Data: 27/05/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Poesia
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Tradimenti
Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu
... l’aveva vista, anche se da lontano, ancora pochi giorni prima di partire e non le sembrava -per l’atteggiamento, la maniera di muoversi, l’abbigliamento- la stessa persona di cui le aveva parlato il suo uomo. Le sembrava molto improbabile che, in pochi giorni, la sua rivale avesse potuto conoscere un uomo così seducente e determinato da poterla trasformare così profondamente, sia come approccio al sesso che anche come modo di parlarne, di esprimersi. Uhm… doveva cercare di capirne di più, perché quello che non riusciva a capire bene la infastidiva, la irritava a morte!
Paola si avviò verso lo studio di Maestro Dido, con passo leggero sugli alti tacchi ed un vago sorrisetto sulle labbra: aveva passato un bel finesettimana col suo Giulio; dopo aver fatto l’amore il venerdì sera, anche se in modo così… irrituale, anche quando lui il sabato era tornato dal lavoro («Sai amore: devo andare a controllare alcune cose che ho lasciato detto di fare…»), dopo una buona cenetta che lei gli aveva preparato con tanto amore, lo aveva dolcemente trascinato sul letto e poi… poi si era trovata a far di nuovo l’amore con suo marito, ma vergognandosi molto perché aveva sì, voglia di farlo, ma sembrava che qualcosa dentro di lei la spingesse a comportarsi come una… una troia: una troia insaziabile, scatenata, una vera famelica baldracca! E con che frasario, poi! Aveva incitato il suo Giulio a prenderla in tutti i modi, con parole e frasi che avrebbero fatto vergognare anche una puttana di ...
... strada! Però aveva una -pur strana!- disinvoltura a fare tutte quelle cose e lo aveva ospitato sia in bocca sia dietro… Aveva anche in effetti provato a prenderlo davanti, ma sempre quella sensazione di fastidio, lì! Però il suo Giulio, anche se forse era un po’ stupito -glie lo leggeva chiaramente negli occhi!- non aveva avuto nulla da dire e anzi si era complimentato con lei, mentre le scaricava il suo piacere bene in profondità, dietro. Oddio: lei si era anche un po’ offesa per un attimo, per le espressioni estremamente volgari con cui suo marito l’aveva lodata ma, d’altra parte, nonostante il ribrezzo che le faceva un simile frasario, anche lei aveva usato -e per prima!- un avvilente linguaggio simile… E anche la domenica, quando era tornato dalla festa di addio al celibato di un collega a lei totalmente sconosciuto, aveva dovuto insistere (come più delle due volte precedenti!), ma alla fine aveva potuto avere in bocca e culo (Ops!!!) il suo Giulio. Lui l’aveva pesantemente insultata, sculacciandola anche mentre lei lo sentiva piantato dentro di sé -ovviamente dietro. Quel fastidio davanti non le dava requie nonostante tutte le lavande vaginali che aveva usato- e lui l’aveva coperta gioiosamente di pesanti insulti, ma lei lo aveva perdonato, sia perché capiva che erano un sincero apprezzamento, nonostante l’estrema volgarità, sia sopratutto perché lei stessa non era riuscita a trattenersi dall’usarle per prima, rabbrividendo dalla profonda vergogna per l’uragano di oscenità ...