1. Surfin' - 7


    Data: 26/05/2023, Categorie: Etero Autore: Browserfast, Fonte: EroticiRacconti

    ... voglia che lui mi aveva messo addosso, forse quella voglia era già tanta anche prima del nostro flirt e gli sfizi me li sarei tolti comunque.
    
    La sua attrazione nei miei confronti la percepisco bene anche ora e, probabilmente, lo stesso vale per lui. Ma sappiamo entrambi che la scintilla non può scoccare ancora una volta. Me ne rendo conto con un po' di rammarico e, al tempo stesso, con un po' di sollievo. E poi è vero che ho freddo, soprattutto alle gambe. E’ una serata molto più rigida di ieri. Al secondo brivido se ne accorge anche Erik. Gli dico "ho troppo freddo, rientro". Annuisce con una smorfia, io gli sorrido di nuovo. Sfiga, ieri sera sarebbe stato perfetto e adesso non lo è più. Sarei stata molto peccatrice con te, bel manzo, ma è andata così. Capita. Non so se un sorriso possa esprimere tutto ciò ma il significato è questo.
    
    Lo saluto chiedendogli "non ti lascio una sigaretta? sicuro?". Risponde "no grazie" con il tono di uno che solo per educazione non ti dice "mi fa schifo". Ok, sarà della lega antifumo. Gli auguro la buonanotte con il sorriso che non mi è ancora scomparso del tutto e giro i tacchi. Di colpo mi sento afferrare, bloccare per una mano. Ci vorrebbe un racconto a parte solo per descrivere le sensazioni di quell'attimo. Ma è, appunto, un attimo. Mi volto e lo vedo che incombe su di me. E' alto e c'è da dire che pure in piedi le spalle fanno una certa impressione. Duello di sguardi: il mio di sorpresa, il suo di incertezza. Ma anche questo dura ...
    ... poco. Subito dopo mi tira a sé e mi bacia. In realtà più che tirarmi a sé mi ci spiaccica, e la lingua che penetra la mia bocca esprime il desiderio di ben altre penetrazioni. Mi tiene spiaccicata a sé anche quando smette di baciarmi, non è facile prendere fiato.
    
    Ha agito d'impulso e di imperio. E quel suo imperio si è impossessato di me, spiazzandomi. Provo a dissimulare il turbamento con l'ironia, come se volessi innalzare un'ultima difesa di cui non sono nemmeno troppo convinta. "Non ho la bocca che sa di posacenere?", gli domando. Neanche risponde. Si rimette a sedere, fa accomodare me sulle sue ginocchia e mi ribacia. Non accenno reazioni di alcun tipo, positive o negative che siano, lo assecondo quasi senza realizzare cosa stia accadendo. Mi risveglio, per così dire, solo quando mi rendo conto che stavolta la sua mano prende a correre lungo tutta la schiena, fino al sedere. Che facciamo, che facciamo, che facciamo? Mi sembra impossibile, improbabile, persino pericoloso. Può arrivare chiunque da un momento all'altro, qui sopra, e non so nemmeno se faremmo in tempo a staccarci. E se la sua chica si sveglia? Sono domande che ci poniamo tutti e due senza dircelo, è evidente e leggibile nei nostri sguardi quando ci stacchiamo ansimando leggermente. Ok, in fondo ci siamo dati solo un bacio, call it a night, lasciamo perdere. Gli prendo la testa tra le mani e lo bacio a mia volta pensando "lasciamo perdere".
    
    Trattiene una delle mie mani tra le sue, la destra. La porta ...
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